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Ondalternativa

Pashmak – Let The Water Flow

I Pashmak sono un quintetto milanese con all’attivo un Ep e un Lp, adesso presentano un nuovo Lp dal titolo “Let The Water Flow”, composto da 9 tracce. Difficile inquadrare il loro genere, è un equilibrio perfetto tra tanti stili e generi talmente ben fatto da essere quasi impossibile da ricondurre a qualcosa di definito. Sicuramente un lavoro particolare e molto interessante. Come particolare e interessante risulta essere la voce del cantante.

Le influenze così diverse riescono a creare un album fuori dal comune, non è facile da ascoltare, siamo lontani da tutto quello che può essere definito pop e commerciale, eppure i pezzi arrivano in modo abbastanza diretto, non sono orecchiabili, ma rimangono ben impressi per via della struttura e della loro particolarità.
Come band probabilmente hanno difficoltà a ritagliarsi uno spazio sufficiente per farsi conoscere, ma il consiglio è di non mollare perché di buona musica e talento questo album è pieno. La loro musica ha bisogno di un pubblico attento e aperto, in una società dove tutti seguono la massa (anche nel settore underground) diventa più complicato conquistare un palco.
Se il pubblico indie vuole sentirsi ed essere figo deve ascoltare i Pashmak, sono una band originale, con brani studiati e non sentiti in giro, non li potete accostare ad altri gruppi del settore underground, sono qualcosa di nuovo in mezzo a tanti cloni finto indie rock e risvoltini latenti. Sanno suonare, sanno cantare, sanno comporre, non seguono la massa, non copiano. Tutti ingredienti per farli diventare un punto di riferimento.
Anche i critici potrebbero trovarli molto cool, tipo “io ho recensito a apprezzato i Pashmak sin dai primi album e ora li conoscono tutti”, poi starà ai ragazzi evitare la china pericolosa della scarsa qualità in stile indie rock odierno, se continueranno a mantenere la loro personalità senza lasciarsi distrarre dalle mode discutibili del momento probabilmente faranno strada e potranno essere considerati una chicca nel panorama del sottobosco musicale italiano.

Sono a metà strada tra una probabile band di culto e una band che verrà schiacciata da gente con i risvoltini, io tifo per il successo. Disco da comprare e ascoltare più volte al giorno per depurarsi dalle band fatte di nulla.
P.S. Se vedete i Pashmak girare con i risvoltini siete autorizzati a tirarglieli giù, sosteniamo la buona musica.

01. Somersault
02. Particles
03. Castles
04. Douglas
05. Blue Brazilian Soap
06. Mata Atlantica
07. Ropes
08. Ulysses
09. Calypso

Recensione a cura di: Valentina Ferrari

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