Uscito a inizio maggio, An Exercise in Wilpower, segna il capitolo più complesso e strutturato nella discografia della cantautrice romana Milena Medu.
Un Ep breve, composto da quattro tracce che ripercorrono oscillazioni dell’anima, ipnosi dell’esistenza, squarci onirici di sospensione spaziotemporale.
Attraverso una bilanciata compostezza melodica e un’ottima capacità compositiva, vengono tratteggiate atmosfere che l’artista definisce, in maniera estremamente calzante, come rappresentazioni “impressioniste” del suo io interiore. La matrice intimista del songwriting riesce a farsi universale ed arrivare perfettamente all’ascoltatore proprio per la profondità che indaga. Anche quando la lingua utilizzata è un dog latin pressocché inventato (nella traccia “Precipium”), le suggestioni verso cui ci conduce l’interpretazione vocale diventano espressione dei moti d’animo che vi troviamo riflessi. Stupenda, a tal proposoto, anche la recitazione della poesia nella titletrack posta in chiusura del lotto.
La dimensione sonora anche contribuisce a farsi altare per questo rito autoanalitico, fluttuando tra un folk-blues dalle note tenui ma impregnate di gotica irrequietezza e intarsi languidi pervasi di schegge elettroniche. Si percepisce l’uso di strumenti cordofoni e clavicordi di astrazione antica, ripetutamente controbilanciati da inserti sintetizzati che interrompono l’incedere lineare dei pezzi, assieme a micro-suoni disturbanti.
Molto interessante la modulazione delle pulsazioni melodiche che si intavolano su vorticanti spirali fumose tra minimalismi vellutati e pulsazioni disturbanti.
Una proposta cantautorale, quella di Milena Medu, molto interessante che ricorda echi di una tradizione internazionale rispetto al genere in cui si inserisce, ma lo fa con un piglio certamente originale.
Da tenere sott’occhio!
TRACKLIST
- 1.Undone
- 2.Precipium
- 3.Restained and Rewarded
- 4.An Exercise In Willpower