Rock italiano. Personalmente oltre ai mostri sacri, mi sono sempre trovato in difficoltà nel trovare qualche nome recente che mi portasse a esaltarmi, forse solo Afterhours e Marlene Kuntz (questi fino a qualche lavoro fa, lo ammetto). Poi ti trovi tra le mani il disco di un gruppo sardo, i Tortuga, lo ascolti ed eccoti crollare addosso ogni certezza. “Il click del Capodoglio” è un disco che trasuda passionalità e brillantezza nei suoi contenuti. Ha un suo stile ben definito, non ha alcun timore di essere “rumoroso” ma al tempo stesso è ruffiano quanto basta a essere apprezzato radiofonicamente parlando. C’è del lavoro alle sue spalle e lo si nota. Come si nota l’ottima interpretazione vocale di Andrea Donopai, perfettamente a suo agio sia su toni bassi che quando gli si chiede di sprigionare potenza. La doppietta iniziale “Rilassati” / “Dolce in fondo” sono ciò che ogni ascoltatore esige da un lavoro rock oriented ossia grande impatto iniziale e parti centrali facilmente memorizzabili. Obiettivo centrato. Si passa poi a “Dentro le mie favole” – brano per cuori tormentati – e “Nuoto”, scelto giustamente come primo singolo e che vede la sua base portante nel malatissimo giro di basso e nella sua costante progressione. Il miglior capitolo dell’intero lotto. In “Insonnia” siamo di fronte a un brano forse atipico per quel che riguarda i Tortuga, tirato, nevrotico, ma pur sempre lucido, come lo sono “La parte migliore” e “Vuoto di memoria” esempi di quanto il quartetto di Alghero sappia cambiar abito senza per questo perdere credibilità. Rock in salsa ballad, dolce e ben sviluppato soprattutto nel continuo alternarsi voce principale/cori. La chiusura è affidata ad “Anestetico”, canzone che potrebbe essere presa come esempio per il futuro dei Tortuga, rabbiosa e musicalmente varia nei suoi continui stravolgimenti ritmici. In conclusione ho trovato questo “Il click del Capodoglio” come un ottimo esempio di rock italiano, moderno, vibrante e che poco ha di che spartire con personaggi da classifica che poco hanno da trasmettere. Seguiteli con attenzione, sentirete parlare spesso di loro in futuro.
Tracklist:
- Rilassati
- Dolce, in fondo
- Dentro le mie favole
- Nuoto
- Insonnia
- La parte migliore
- Vuoto di memoria
- Anestetico
Recensione a cura di: Golem