Gli Skassapunka nascono nel 2008 in una saletta di Lainate, nel milanese. Muovono i primi passi in concerti per liceali e cover di Ska-P e Punkreas fino a quando non decidono di passare a pezzi originali e danno vita ad un Ep, un Lp e ora escono con il loro secondo album “Il gioco del silenzio”.
Il loro nome indica già il genere suonato, ska e punk, ma nell’ultima produzione introducono e si evolvono con rock, funky, patchanka, sempre continuando il filone della rivolta, libertà e riflessioni sulla vita di tutti i giorni. Vantano già numerose e importanti aperture e collaborazioni con Rumatera, Vallanzaska, Gerson, Yokoano, Matrioska, Persiana Jones e Banda Bassotti.
L’album si compone di 14 tracce, prodotte e registrate presso gli studi di IndieBox Music Hall, suono curato, pulito e i brani scorrono in modo equilibrato.
Siamo in presenza di giovani di talento e che sanno suonare, da supportare per la giovane età, per l’entusiasmo e per la creatività e lo stile che emergono da questa produzione. Gruppi che suonano questo genere di musica ce ne sono, ma i ragazzi se la cavano bene, sono bravi e le canzoni sono costruite con stile e intelligenza. Il mix di ska, punk, rock e patchanka è ben dosato, rendendo così l’ascolto piacevole e non noioso. Ovvio, è un album che piace a chi segue questo tipo di musica, ma nello stesso tempo bisogna riconoscere ai ragazzi una capacità di suonare che esula dal genere.
Tutte le canzoni sono riconoscibili e distinguibili proprio per la capacità dei ragazzi di costruire il tutto con intelligenza e sensibilità musicale.
E’ un buon lavoro, album da consigliare per tutti gli amanti del genere, carinissimo anche il brano Old’s cool, vi strapperà un sorriso.
01. Il gioco del silenzio
02. Lettera ad un totem
03. Il mulino
04. Appeso ad un cavo
05. L’ultima notte
06. Il giorno zero
07. Cuore brigante
08. Via da ciò che ho
09. Tolto l’impossibile
10. Libero e ribelle
11. Il flauto di Pan
12. Respiro libero
13. Old’s cool
14. La nave dei folli
Recensione a cura di: Valentina Ferrari