È uscito lo scorso 3 ottobre Our Love in a Dying World, il nuovo album dei Chemical Waves, interamente composto, suonato e prodotto dalla band. Otto tracce in cui l’elettronica si intreccia a sonorità darkwave e coldwave, restituendo un racconto emotivo, denso e al contempo minimale, che rappresenta un vero e proprio viaggio sonoro e concettuale attraverso la vulnerabilità, la perdita e l’ultimo barlume di speranza in un mondo sull’orlo del crollo.
Il disco è arricchito dalle collaborazioni vocali di artisti internazionali che ne ampliano la dimensione narrativa. L’album si apre con “Invitation” (feat. General Trust), un invito inquieto a lasciarsi andare, ispirato al potere alienante dei social media e delle dinamiche digitali. Segue “I Laugh Alone at Night” (feat. Mekong), una confessione notturna sulla solitudine, e “Terrified to Love” (feat. Em_Len), che affronta la paura di amare, tra synth struggenti e atmosfere che rievocano i Cure di Faith.

Nel cuore del disco, “The Door” (feat. The Spoiled) rappresenta la chiusura emotiva dopo la perdita, ma anche il desiderio di riaprirsi alla vita. Gli strumentali “Our Place” e “Our Last March” offrono spazi sospesi e contemplativi, mentre “Never Too Late” (feat. Perpetual Midnight) parla del tempo e dell’attesa, e “My Skin is Turning Grey” (feat. Coloured Tears) segna il momento più oscuro, dove corpo e anima cedono al dolore.
Our Love in a Dying World è quasi un atto di resistenza emotiva, un inno silenzioso a chi continua a cercare la luce anche nel buio.