Un mese fa ho avuto modo di conoscere da vicino questa nuova realtà della scena dark-wave greca, in occasione della serata celebrativa per l’uscita del loro nuovo album “Grave Party”.
A distanza di un mese dalla pubblicazione di questa terza fatica, abbiamo voluto scambiare quattro chiacchere con il loro lead singer George Downloved per capire come è nato tutto.
Ciao ragazzo! Prima di tutto voglio ringraziarti ancora una volta per la grandissima esperienza che mi avete regalato lo scorso aprile in occasione del concerto per l’uscita dell’album “Grave Party” ad Atene. Per me è stato fantastico conoscervi e respirare l’atmosfera intorno al vostro mondo. – “Grave Party” è uscito lo scorso mese. Adesso cosa vi aspettate?
George Downloved: Ciao a te e grazie per questa intervista. Questo album rappresenta il nostro più grande cambiamento sia nella direzione musicale che in quella lirica, abbiamo fatto questo album in un modo totalmente differente e che possa essere accessibile a tutti. Ci sono canzoni rock anni ’80, alcune con influenze industrial, e di tanto in tanto qualche impostazione black metal nelle parti vocali. Poi c’è una cover ed una ballata, e ovviamente da non dimenticare la straordinaria partecipazione di Skinny Disco dei Deathstars che ha contribuito alla seconda voce in “Terminate Me”. Per il resto stiamo programmando alcuni concerti in Europa e l’impatto emotivo con i fan è assolutamente positivo. Vediamo cosa accadrà.
Qual è il concetto dietro questo album ed il suo impatto emotivo?
George Downloved: Dunque, originariamente il titolo dell’album doveva essere “Valentine’s Breakup”, il titolo era stato scelto per alcune vicende accadute tra il 2012 ed il 2013 ad alcuni membri della band, relazioni andate male, rotture… sai roba del genere, uno di noi se n’è andato proprio il giorno di San Valentino. Dopo aver costruito l’album però abbiamo pensato che forse il titolo non era pertinente con alcune canzoni, cosi abbiamo deciso di cambiarlo in “Grave Party”. Senza dubbio è un album guidato dalla rabbia ma fatto anche con amore ed unità.
Quali sono le principali differenze fra questo album e quelli passati? George Downloved: Alcuni li conosci già, eravamo e siamo ancora fan degli HIM e di tutte quelle band che fanno il cosiddetto “Love Metal” style. Questa è stata una delle nostre principali influenze e che potete trovare ascoltando i primi due album “About Darkness” e “Happy Deathday” (soprattutto quest’ultimo). Le canzoni erano molto più melodiche, molto più gotiche alla “Join Me” degli HIM appunto o “Hollow Heart” dei To/Die/For, alcune di loro sono molto più pop rispetto al nuovo materiale. “Grave Party” ha un po’ di tutto. Sono i nostri primi due album uniti con qualcosa di nuovo all’interno. Le canzoni sono molto oscure, pesanti e più ballabili. Abbiamo utilizzato dei synth per buona parte delle tracce. E’ la nostra festa gotica e voi siete tutti invitati a divertirvi con noi.
Avete perso molto del “Love Metal” style degli HIM, voglio dire, sono contenta per voi, perché è veramente molto importante per una band nata come cover band come voi trovare alla fine il proprio percorso… Puoi parlarci un po’ dei testi ed in generale del concetto che corre attraverso ogni canzone dell’album?
George Downloved: Proprio come ho detto nella domanda precedente, l’aggettivo “Love Metal” o “suonano come gli HIM ” o comunque il termine ” suonano come …” usato nelle recensioni per descrivere i precedenti album ci aveva stancato. Era arrivato il momento di decidere: o abbandonare la band o fare qualcosa di completamente differente. Cosi ci siamo seduti e abbiamo iniziato a scrivere le canzoni. L’accordo è stato a 50 e 50, se le canzoni che avremmo tirato fuori suonavano bene avremmo fatto l’album altrimenti avremmo rotto tutto. Cosi quando è uscito “Lady Cry” non solo abbiamo capito che l’album poteva venir fuori ma che quell’abominio sarebbe stato il primo video. Abbiamo reso i testi un po’ più oscuri e contorti e ho messo tutta la mia attitudine perversa all’interno dei testi. Alcune sono estremamente pessimiste, altre sporche, alcuni di loro sono solo esempi di pura pazzia. La canzone ” Suicide Girl ” è dedicata a tutte le “ragazze suicide” là fuori, che dipingono sui propri corpi i propri amori ed i propri peccati con dei tatuaggi. “Lady Cry” è una canzone ironica su come le persone lamentose piagnucolano per cercare una via d’uscita facendo leva sulla pietà, mentre “Last Valentine” parla appunto di quella rottura che ti dicevo prima. ”Sexy and Undead” di una ragazza zombi e di non-morti, mentre ” On the Road 66 ” parla di un incidente d’auto nel quale alla fine arriva il Diavolo e si porta via con sè all’inferno la ragazza.
Come mai avete optato per questo cambiamento radicale rispetto agli ultimi?
George Downloved: La ragione principale è che abbiamo voluto creare il nostro sound e siamo davvero orgogliosi del risultato, d’ora in poi vogliamo continuare su questa strada.
Come ti senti adesso che è uscito ‘Grave Party’? Vorresti cambiare qualcosa?
George Downloved: No, solo alcuni dettagli minori, ma niente di importante.
Esiste nella tua testa una canzone che non è ancora uscita?
George Downloved: C’era questa canzone che il nostro batterista Gus aveva scritto mentre eravamo nella fase della pre produzione che si chiamava “Cold Blooded Sacrifice”. Penso che sia stata la più grande ballata insieme a “On the road 66” che abbiamo mai composto. Ma quando Gus ha deciso di lasciare la band la canzone se n’è andata con lui e non è entrata nella tracklist finale. Adesso che Gus è rientrato chissà, potremmo usarla per il prossimo album, chissà, staremo a vedere.
Quali sono le tue maggiori influenze non musicali nella tua vita ?
George Downloved: Mia madre, la mia band e LEI …
Avete suonato alcuni concerti in Europa , qual è il vostro rapporto con i fan?
George Downloved: Abbiamo avuto la possibilità di esibirci al Dark Storm Festival di Chemnitz in Germania lo scorso dicembre, assieme a gruppi come VNV Nation, Blutengel, Solarfake, Gothminister e Mono Inc. Ed è stato proprio grazie a questo festival che siamo riusciti a portare la nostra musica al popolo tedesco, questo ci ha permesso di guadagnare un po’ più di popolarità. Di recente abbiamo aperto per The 69 Eyes a Tallinn, in Estonia al Rock Cafe, anche quello è stato un grande spettacolo e anche li abbiamo acquistato moltissimi nuovi fan. Il nostro rapporto con i fan è puro e semplice, noi non li consideriamo come “fan”, piuttosto come persone normali che amano la nostra roba e a volte usciamo a bere birra con loro. Noi non siamo delle rockstars, siamo persone con una vita come tutti gli altri .
In quale paese, più specificamente in quale città, vi piace suonare di più, e perché?
George Downloved: io personalmente amo moltissimo Praga, anche se fino ad oggi non abbiamo mai avuto occasione di fare un concerto li. Adoro davvero questa città, mi piacerebbe con tutto il cuore andarci ad abitare un giorno, è la città gotica nr. 1 al mondo!
Potresti descrivere ogni singolo membro della band attraverso la tua esperienza musicale o personale con loro?
George Downloved: Dunque, fammi pensare … ok…
Paul Evilrose: Lui è il capo! E’ il nostro manager, promotore, agente ed è quello che scrive la maggior parte delle canzoni e qualche volta anche i testi. Lui è come un fratello, e io gli voglio bene anche se qualche volta vorrei dargli un pugno perché è veramente un dito nel culo.
J.Vitu: E’ il più calmo e sensibile fra tutti noi. Lo amiamo perché è sempre gentile e disponibile, è ottimo per farti rilassare. L’unica cosa brutta su di lui è che partirà presto per il militare e sarà via per otto mesi…
G.B: E’ un pazzo figlio di puttana! E’ tecnico del suono, editor e film maker (sarà lui a girare il nostro prossimo video), è anche un mezzo pervertito, è mezzo americano. L’unica cosa brutta di lui è che ha tante cose in ballo e pochissimo tempo per farle, alle volte non si riesce nemmeno a sentirlo per telefono.
St.Gus: Beh, Gus lasciato la band nel 2013 perché abbiamo avuto un disaccordo sulla direzione musicale del nuovo album, la ragione principale era che gli piace troppo suonare metalcore ed è un genere che si discosta troppo dal nostro stile. Adesso lui è tornato con noi, gli piace il risultato del nuovo album e gli piace ancora suonare metalcore e lo fa con l’altra sua band… è un hipster rozzo.
Formazione: George Downloved – voce Paul Evilrose – chitarra J.Vitu – chitarra GB – basso St.Gus – batteria
Sito ufficiale: www.saddolls.net
a cura di michela.