Tracklist:
01. Hate inception
02. As all breaks down
03. No regrets at all
04. The end
05. Worthless
06. A monster behind a mask
Nello specifico, basti pensare a quanto hanno dato Stati Uniti e Australia a questo movimento, rendendolo se non altro al passo coi tempi. Da bravi adepti i torinesi Thousand Miles Away hanno seguito la scia di queste scene, optando quindi per la veste new school del metalcore. Nello specifico: suoni moderni, stacchi melodici e cura maniacale dei particolari. Il tutto racchiuso in sei brani. “A monster behind a mask” ci racconta di cinque musicisti che da appassionati del genere hanno intrapreso un percorso ancora in fase di elaborazione, mostrandosi validi sotto tanti aspetti (dalla cura prestata nella composizione alle parti vocali growl) e ancora acerbi – come lecito essere dopo solo un anno di vita – sotto altri (le parti melodiche non colpiscono granché).
Essere immaturi è cosa naturale, col tempo si migliorerà, come, siamo sicuri, riusciranno a essere più coraggiosi nelle soluzioni, fin qui troppo stereotipate. Come primo passo pollice alto con riserva, in quanto attendiamo il disco d’esordio per capire realmente di che pasta siano fatti questi Thousand Miles Away.
Recensore: Golem