I Touché Amoré condividono il nuovo singolo “Hal Ashby” –   I Nero Kane in apertura a Zola Jesus –   The White Buffalo in arrivo il primo album dal vivo a settembre, i quattro concerti italiani a ottobre –   I Mudhoney tornano in Italia per quattro date questo mese –   Duster, nuovo album a sorpresa –   PATTI SMITH sul palco di Ostia Antica Festival martedì 3 settembre con “Pasolini and the sea” –   TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI: continua il tour di “Garage Pordenone”, i prossimi concerti –   GOAT, ad ottobre il nuovo album –   I Touché Amoré condividono il nuovo singolo “Hal Ashby” –   I Nero Kane in apertura a Zola Jesus –   The White Buffalo in arrivo il primo album dal vivo a settembre, i quattro concerti italiani a ottobre –   I Mudhoney tornano in Italia per quattro date questo mese –   Duster, nuovo album a sorpresa –   PATTI SMITH sul palco di Ostia Antica Festival martedì 3 settembre con “Pasolini and the sea” –   TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI: continua il tour di “Garage Pordenone”, i prossimi concerti –   GOAT, ad ottobre il nuovo album –  

The Rambling Wheels – The thirteen women of Ill repute

Tracklist:

01. Cassius (versus the world)
02. Marylou
03. Giving it all the gold
04. Shadows we’ve become
05. How it blows your mind
06. My lady
07. Running after time
08. Dead on time
09. Wake up
10. Night & day
11. Interstellar riot

Spira un vento da “next big sensation” dalle parti di Neuchâtel. Un vento che porta foto sbiadite, abiti di lana grezza (forse stantii) ed un follk-rock destinato ad imprimersi nella mente. E’ un vento che a folate intermittenti ci consegna band che fanno del recupero di sonorità particolarmente vintage, unite a qualche pennellata di modernità, il loro marchio di fabbrica.

Questa volta è toccato ai The Rambling Wheels, band svizzera giunta alla sua terza uscita. Se dovessimo dire la nostra su un disco basandoci unicamente su vena melodica, sonorità e capacità di arrangiamento, allora The Thirteen Women Of Ill Repute avrebbe, e forse le ha, tutte le carte in regola per risultare un ottimo disco. Tuttavia non si può non avvertire un retrogusto fin troppo invasivo di pura riproposizione di quanto abbiamo ascoltato nei due lustri (almeno) passati. Unite Arctic Monkeys, Racounteurs, Lumineers, Black Keys e Mumford & Sons e avrete un’idea piuttosto chiara degli orizzonti stilistici verso cui si muovono gli svizzeri. Orizzonti verso cui sempre più ascoltatori volgono il proprio sguardo.

Un conto è però dare vita ad un progetto musicale da sentire proprio, un altro è costruire pezzo per pezzo una formula che sembra fatta apposta per incontrare i gusti del mercato.

Recensore: Captain Eloi

Autore:

staff