Dopo diversi anni passati tra le colate laviche di sludge e stoner, a difendersi da chi li definiva semplici cloni dei Pelican a causa della loro proposta di rock strumentale, gli anconetani The Mondrian Oak hanno deciso di dare la svolta definitiva alla loro carriera. Ebbene sì, cari lettori, questo People Have Secrets è un disco davvero garage e influenzato pure da certo drink’n’roll bello sporco, mossa audace ma decisamente calcolata.
Sì, perché i nostri i numeri li hanno tutti per portare a compimento una mossa del genere, come dimostrano già i due pezzi in apertura R.O.A.K. e la trascinante Something Strange? che a tratti sembra quasi ricordare gli ultimi bei tempi dei Trouble.
Thrash Inc. aumenta il ritmo, andando a macinare tutto quello che incontra peggio di una schiacciasassi. Purple Years invece si nutre di stop’n’go e un ritmo sostenuto, con la voce di Francesco che si scatena e rincorre le chitarre. The Slider (Down Into the Ground) aggiunge alcuni piacevoli tocchi quasi blues/country durante il bell’intermezzo strumentale.
Coadiuvato da una bella produzione precisa che tiene il sound sporco ma in netto primo piano, in soli 28 minuti People Have Secrets convince, andando più sulla qualità che sulla quantità, scelta che, personalmente, condivido.
Promossi.
01. R.O.A.K.
02. Something Strange?
03. Bleach Black Coffee
04. Thrash Inc.
05. Purple Years
06. The Slider (Down Into the Ground)
07. Dead Mondrian
08. Rotten Chicks & Paranoid Kings
09. People Have Secrets
Recensione a cura di: Damiano Gerli