Un viaggio senza fine dentro la vita, l’amore, noi stessi con gli occhi rivolti alle stelle. “Endless” è un album che prende subito, “Fairy Tale” ci catapulta in una dimensione onirica avvolgendoci col sound post punk ormai inconfondibile dei Soviet Soviet.
Dopo “Fate” del 2013, l’album con cui hanno catturato l’interesse di pubblico e magazine di settore, l’attesa per un secondo album è cresciuta live dopo live e ce ne sono stati tanti. L’hanno capito i Soviet Soviet che si sono presi il loro tempo curando ogni aspetto di questo Lp, continuando ad affinare il sound senza stravolgerlo e puntando sempre ad esprimere sé stessi. Il risultato è un album che si fa ascoltare, riascoltare in loop senza stancare, nonostante le distorsioni, “il quarto componente” fantasma della band. “Oh life, enters…” il mantra di “Endless Beauty” da cantare ad ogni concerto, ne fa il brano chiave dell’album. Ritmi veloci che si alternano ad altri più riflessivi, canzoni che sfumano una dentro l’altra: “Going Through” e “Stars”, “Pantomime”, che invece attacca subito con la sua angoscia chiudendo con punti di domanda irrisolti. Questo è “Endless”, un album che non insegue le mode dell’“Indie Italiano”, ma che ha una sua forte identità ed un respiro internazionale. Sicuramente uno dei migliori album del 2016 e degli ultimi anni che rimarrà a lungo nelle playlist o sui giradischi di chi già li conosceva, ma anche di chi li scopre ora.
Giradischi si, perché al fascino del vinile neanche i Soviet Soviet sono indifferenti e la cura delle grafiche è sicuramente un altro aspetto su cui han fatto un ottimo lavoro.
01. Fairy tale
02. Endless beauty
03. Remember now
04. Going through
05. Star
06. Pantomime
07. Rainbow
08. Surf a palm
09. Blend
a cura di Stefano Aliprandi