Robert Bartleh Cummings aka Rob Zombie è un cantante, regista e attore statunitense, nonché fondatore della band White Zombie, sciolta più di un decennio fa.
Il titolo del suo nuovo lavoro (il sesto per la precisione) richiede più tempo per pronunciarlo che per l’intero ascolto del platter, ma è un altro prodotto con il suo stampo acid/industrial metal, un mix atomico di shock, horror e humour.
Dodici tracce con le quali Rob Zombie comunica con gli ascoltatori tramite interessanti ed imperscrutabili liriche ed un satanico sound alla Manson dei vecchi tempi (notiamo infatti che tra le file dei membri di supporto ci sono anche Piggy D., John 5 e Ginger Fish ex Marilyn Manson).
Si naviga in un kitsch che però può appagare se lo si prende per quello che è: una burla horror che strega e colpisce per il suo comportamento musicale che va a restaurare un po’ ciò che la scena dell’industrial metal è diventata al giorno d’oggi.

01. The last of the demons defeated
02. Satanic cyanide! the killer rocks on!
03. The life and times of a teenage rock god
04. Well, everybody’s fucking in a U.F.O.
05. A hearse that overturns with the coffin bursting open
06. The hideous exhibitions of a dedicated gore whore
07. Medication for the melancholy
08. In the age of the consecrated vampire we all get high
09. Super-doom-hex-gloom, pt. 1
10. In the bone pile
11. Get your boots on! that’s the end of rock and roll
12. Wurdalak

a cura di: Tatiana Granata