Trio modenese che esce con un concept album di nove pezzi incentrato intorno al tema del viaggio, argomento trito e ritrito che i nostri non affrontano in maniera particolarmente originale, ma, d’altronde, nemmeno la loro proposta vuole esser proprio originale, quindi il tutto ha senso.
E’ un rock sostanzialmente da radio, che non graffia quasi mai e avanza senza riuscire a trovare melodie che possano emergere nel mare magnum di roba simile.
Già l’inizio di Tormentata Baby con “c’è posto qui per tééééééééhhhh”, con una e aperta come una cozza spiaggiata è stato discretamente traumatico. Non credo ci sia molto da dire, se non che Londra si lascia ascoltare e dimenticare con la stessa medesima facilità.
Per carità, qualcosa di apprezzabile qui e lì si trova pure, come i coretti in Hai Mai o la discreta orecchiabilità di La tua pelle (che puzza un po’ di già sentito).
“A quelli che mi denigrano dico, voi non sapete un cazzo di me”. Sì sì, sicuramente non sappiamo un cazzo, ma a dirla tutta neanche m’interessa saperlo quindi, siamo a posto.
Rimandati.
01. Tormentata baby
02. 1000 miglia
03. Hai mai?
04. La mia rivincita
05. La tua pelle
06. Mendicante
07. Londra
08. Lei, ancora lei
09. Parole giuste parole sbagliate
Recensione a cura di: Damiano Gerli