Massimiliano Martines è un cantautore rock, blues, con accenni di post rock, ha da poco pubblicato il suo terzo lavoro, “Ciclo di lavaggio”, composto da 10 canzoni ben strutturate e dal sound sporco da vero rock.
Da un cantautore non ci si aspetta un disco di questo tipo, molto forte e intenso, chitarre distorte, potente, quasi un post punk in cui emerge il disagio e la rabbia. La profondità dei testi può essere assegnata al cantautorato, ma questo artista riesce a concepire un album dai tanti aspetti sonori e compositivi, un delicato equilibrio che ne fa un lavoro decisamente apprezzabile da un pubblico trasversale. Qualità compositiva e di produzione, un album intelligente e dosato in ogni aspetto. La line up non cambia, Vince Pastano (chitarrista con Vasco Rossi e Luca Carboni) e Antonello D’Urso (Battiato e Alice). Prodotto da Dry Art Record, il disco attinge anche dal teatro con i suoi testi introspettivi e le liriche intense. I testi vengono messi in risalto anche grazie a musica essenziale (chitarre, basso e batteria) che accompagnano con il giusto tatto le storie e la rabbia di Massimiliano Martines. La potenza delle chitarre distorte non soffoca il messaggio, anzi, lo mette nella giusta prospettiva.
Spazio anche alla repressione e alle storie dolorose che ne seguono, frutto anche delle esperienze dell’autore che mette in musica e parole alcune situazioni difficili, a volte cantando e a volte raccontando.
10 brani rock in italiano, con sperimentazioni di altri generi, un disco apprezzabile e ben fatto.
01. Amo le novità
02. Tutto uguale
03. Perla nera
04. La polvere
05. La scatola e l’inganno
06. Ciclo di lavaggio
07. La guerra dei fiori rossi
08. I colori dell’autunno
09. Mi sto preparando
10. Sogni neri
a cura di: Valentina Ferrari