Se capitate a Helsinki, assicuratevi di fare un salto a Urho-Kekkosen katu, la via più rock della città. Ma in questo giovedì di fine marzo, nel crepuscolo, ci avviamo verso la porta accanto, quella del Semifinal. Più piccolo rispetto al ‘fratello maggiore’, ma tra le pareti nere coperte di posters e stickers si respira la stessa atmosfera. Ed è qui che stanno per esibirsi i Phoenix Effect. Non sono in tour, non hanno nemmeno un disco in uscita, ma dopo un periodo di pausa per impegni dei vari componenti, hanno deciso di ‘riattivarsi’, mettendo in cartellone questa unica data: occasione imperdibile. Ad aprire la serata sono i Rivers of Mars, giovane band con un album di debutto (“Love, State, Awakening”) in uscita a maggio. Con ben tre chitarre in azione sul palco, suonano un rock orecchiabile e pieno. Presentano i singoli Let The Wind Blow, Miracle Of The Sun oltre ad altri pezzi ancori inediti. Davvero convincenti: attendiamo l’uscita del disco. Dopo un’ora circa, è il turno dei Phoenix Effect. Forse è un’usanza fin troppo inflazionata quella di dire che una band è meglio dal vivo che sul disco, ma in pochi casi la cosa è vera come in questo: i Phoenix Effect dal vivo infondono un’intensità tutta nuova ad ogni pezzo che eseguono. Tra i vari brani la band cerca l’interazione col pubblico. La scaletta è incentrata soprattutto sul secondo omonimo disco, suonato quasi per intero (forse anche perchè l’intera sessione ritmica è cambiata tra i due lavori), senza tralasciare però il precedente Cyannide Skies, dal quale proviene anche il singolo d’esordio Broken Promises: un’ultima serie di decisi riff va a concludere questo primo set. Qualche minuto dopo, tornano sul palco per un encore che vira inaspettatamente verso un mood del tutto diverso: è la volta di una ballad come Magic, per poi concludere con Stand Your Ground, le canzoni che chiudono rispettivamente primo e secondo disco. Esci dal locale con la sensazione di essere stato un privilegiato per aver assistito a un simile show. Se è vero che “rock’n’roll is dead and buried”, è vero anche che ci sono in giro band in grado di resuscitarlo. Setlist: Black Art A Light To Guide King See No Evil Mask Of Sanity Into Flame Hey You Killing The Afterglow Sugarcoated Illusions Euphoria Broken Promises —————– Magic Stand Your Ground Live Report a cura di Lisa Donatini |
Live Report Phoenix Effect
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