Il Grunge ha ancora senso d’esistere nel 2015?! A detta dei torinesi Hot Sunday Blood decisamente sì, e come dargli torto.
In “Someone Left Behind” la band della Mole è riuscita a chiudere il cerchio, proponendo un sound che ha sì un velato tocco nostalgico ma sa essere tremendamente attuale grazie a frequenti incursioni nello stoner e nell’alternative rock. Il loro è un mix riuscito di calore southern e suoni apocalittici, guidati da un frontman decisamente carismatico e abile nel dare mistero e sfumature dark a un songwriting più che immediato e ben congeniato.
Dieci le canzoni proposte in “Someone Left Behind” un album maturo che ha portato la band alla firma per Mervilton Records (etichetta statunitense e si sa, gli americani ne sanno di rock) e che sembra essere solo il primo passo di un viaggio ancora lungo e ricco di sorprese e soddisfazioni.
01. Cosmic Doom Machine
02. Blood Party
03. I Hate You
04. I Deserve To See
05. Running on My Own
06. Someone Left Behind
07. Brain Cage
08. Third Age of Circles
09. High
10. Satellite
Recensione a cura di: Golem