Spaghetti Spezzati: Niente è il nuovo singolo –  Annunciato il Tour italiano dei Delta Sleep –  “The Haunted” è il nuovo video e singolo degli Endless –  Esce il 9 maggio “Buuum”: il nuovo singolo dei Ministri –  Seventeen Fahrenheit: il nuovo album –  VOV VOV!: fuori oggi il nuovo singolo –  Walter Di Bello presenta “Aspetterò che torni” –  “Sigaretta” il nuovo singolo dei Jennifer In Paradise –  Spaghetti Spezzati: Niente è il nuovo singolo –  Annunciato il Tour italiano dei Delta Sleep –  “The Haunted” è il nuovo video e singolo degli Endless –  Esce il 9 maggio “Buuum”: il nuovo singolo dei Ministri –  Seventeen Fahrenheit: il nuovo album –  VOV VOV!: fuori oggi il nuovo singolo –  Walter Di Bello presenta “Aspetterò che torni” –  “Sigaretta” il nuovo singolo dei Jennifer In Paradise –  
Ondalternativa

Giuliano Dottori – L'Arte della Guerra Vol.1

Tracklist:

01. Quando tornerai a casa
02. Estate #1107
03. Le vite degli altri
04. La nave
05. L’arte della guerra
06. Il mondo dalla nostra parte
07. Occhi dentro gli occhi
08. I fiori muoiono quando ci rattrista perderli

"L’arte della guerra vol.1" è sicuramente un titolo abbastanza impegnativo per un disco, sopratutto alla luce dei pezzi che lo compongono, calmi e non certo esplosivi. Il chitarrista degli Amor Fou, al terzo lavoro come solista, produce infatti un album di pop lieve e tutto sommato calmo che richiama in parte certe sonorità del cantautorato italiano e in parte quel pop di matrice anglosassone emerso negli ultimi 6-7 anni, a cui fanno capo gruppi come gli inglesi Fanfarlo.

I due singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album già fin da inizio 2013 sono "le vite degli altri", ispirato al film omonimo vincitore di un premio Oscar e "i fiori muoiono quando ci rattrista perderli". "Estate #1107" invece è il pezzo che, più di altri, incarna quanto detto sopra e richiama maggiormente i Fanfarlo stessi, sia nelle liriche (scenari di guerra calati tuttavia in un contesto di fondamentale normalità) sia, sopratutto nelle musiche, con i fiati che indugiano lenti e a tratti solenni. "La nave" invece sorprende, a metà disco, col suo essere un piacevolissimo pezzo strumentale, composto quasi più da rumori che da suoni. "Il mondo dalla nostra parte" infine è probabilmente il pezzo migliore, una canzone d’amore vecchio stile con una base molto accattivante in cui è il basso a suonare predominante.

La guerra di cui si parla nel titolo è in realtà una metafora dell’amore e viene analizzata da tutti i punti di vista, la pace prima della tempesta, l’esplosione devastante che tutto travolge e distrugge, il lento ritorno alla vita dopo la sua fine. Un leit motiv che ritorna in ogni canzone e rende questo disco alla stregua di un concept album.


Recensore: Pucc

Immagine che rappresenta l'autore: staff

Autore:

staff