Basta guardare logo della band e la copertina di questo Punishment For The Infidels per respirare a pieni polmoni quei club che negli anni ’80 erano luogo di ritrovo di ogni metallaro che si rispetti. Quei posti dove dopo qualche birra ci si ritrovava a parlare del nuovo album dei Saxon con uno sconosciuto di turno.
I Downfall sono però decisamente più giovincelli (almeno come anno di nascita della band, 2007), ma di sicuro quegli anni d’oro della scena metal devono averli stregati, al punto da dar vita a un progetto old school quanto basta ad amarlo dal primo all’ultimo secondo di questo loro nuovo lavoro. Sì perché questo gruppo seppur formato da solo quattro elementi suona talmente duro e veloce da sembrare almeno in sei, i classici velocisti da Olimpiade che si preparano anni per dare tutto il meglio di sé in una manciata di secondi. Loro sono così, attaccano gli ampli e partono con il piede costantemente pigiato sull’acceleratore, facendoci tornare nell’epoca d’oro del thrash metal dove tra urla, suoni da sala prove e scorrettezze di ogni (dai testi all’artwork, tutto è dannatamente bello e shockante per chi non mastica il genere), insomma la classica band che dal vivo non aspetta altro che salire sul palco e suonare come se non ci fosse un domani.
Semplicemente splendido, semplicemente “Punishment For The Infidels”!
01. The torture
02. Pleasure for murder
03. Corrupted in black
04. God’s hand
05. Slaughterism
06. Misanthropic solution
07. Feeding the beast
08. Abyss
09. Last prophecy
10. Mass homicide
11. Machination of revolution
a cura di: Golem