Tracklist:
01. Vrock
02. Inferno
03. Industrial
04. Octocrura
05. Poisoned Hamster
06. Gunmouth
07. S.O.M.E.
Ascoltandoli sembra davvero di essere catapultati a metà anni novanta, quando l’industrial/alternative metal la faceva da padrone, questo emerge chiaramente in pezzi come Inferno, dove le percussioni (elettroniche e non) sparate a mille sembrano davvero richiamare gruppi come gli Stabbing Westward.
I D8 sanno bene come muoversi, gli anni di pratica hanno fruttato, anche se in questi sette pezzi non troveremo molto che riesca a discostarsi dai solchi già tracciati da gruppi groove e post-grunge. Vrock è graziata da un ritornello che resta subito in mente, la conclusiva S.O.M.E. arricchita da un basso ben slappato, Industrial viene introdotta con un basso stile-Primus e poi portata su lidi quasi Alice in Chains (sarà pure per la voce di Andrea Tempestini…). La sensazione è che i nostri suonino più che discretamente e il materiale per un E.P. iniziale vada più che bene, magari per il futuro sarà meglio portarsi su una scrittura più “moderna” o altrimenti originale.
La produzione, essenziale in un genere così, spinge con gusto, sottolineando tastiere e batteria perfettamente, per un disco autoprodotto direi che non c’è di che recriminare.
L’album costa solamente tre euro sul loro bandcamp (http://d8dimension.bandcamp.com/) direi che potreste anche saltare la colazione domani e ascoltarveli, no?
Recensore: Damiano Gerli