Recensione a cura di Davide Capuano
Solo dal Vivo, un titolo dal duplice significato per Carmelo Pipitone: l’istrionico cantante e polistrumentista originario di Marsala, già affermatosi come uno degli autori più ambiziosi della scena alternative italiana (Dunk, ma soprattutto con il suo progetto più fortunato, Marta sui Tubi) nonché anche membro del supergruppo progressive O.R.k. insieme a Pat Mastelotto (King Crimson), Colin Edwin (ex Porcupine Tree) e Lorenzo Esposito Fornasari, dal 2018 – anno di uscita del suo primo lavoro, Cornucopia, conduce anche una carriera solista con all’attivo due album in studio (il secondo, Segreto Pubblico, datato 2020) a cui si aggiunge questo singolare live record. Solo dal Vivo (prodotto da La Fabbrica Etichetta Indipendente), in cui quel solo può stare a connotare sia, banalmente, l’esclusiva provenienza di live recordings dei brani presenti, sia l’eccezionalità con cui Pipitone non è accompagnato da altri compagni di viaggio musicali, in una carriera dove spesso, con personalità, è stato lui stesso perno di collaborazioni fruttuose.
Qui, invece, il cantante siciliano imbraccia la sua chitarra acustica in un giro per l’Italia durato circa due anni, e con l’aiuto di Gianmaria Spina al mix e di Federico Fiamma al master riesce a trarre una raccolta di brani provenienti da entrambi gli album, in cui tutti gli album sono eseguiti in venue diverse – in sintesi, un vero e proprio ‘best of’ del Pipitone solista dal vivo, che si conferma essere un artista magnetico: la sua voce è vibrante come il suono della sua chitarra acustica, che è in grado di pizzicare con delicatezza per gli arpeggi più sognanti (“Le Mani di Rodolfo”) così come di colpire con più decisione in preda a strutture ritmiche incalzanti e atipiche (“Il Potere”, “Come Tutti”) che fanno bene intendere l’affinità compositiva con certi autori sopracitati della scena progressive internazionale.
Carmelo Pipitone in questo album è in primis in un rapporto molto intimista con il suo pubblico – che sia di Bologna, Roma o Taranto -, che in questa raccolta di esecuzioni dal vivo sembra essere parte integrante dei brani, ma anche vicino al sé artista più profondo e genuino. La sua voce echeggia e dà una reale dimensione spaziale a questa profondità. La scelta di ‘spogliare’ i suoi brani in versione unplugged, eliminando sezioni ritmiche di memoria Crimsoniana o ricercati assoli ricchi di effetti e distorsioni esalta il suo lato più ironico, raffinato pur mantenendo lo spessore di un autore che nel corso della sua carriera ha saputo ricercare sonorità anche ruvide, scandendo ritmi ed emozioni col suo corposo ed indistinguibile timbro vocale.
Tracklist:
- Intro 1+2 + Talè – Live Spazio Porto, Taranto
- Il Potere – Live Teatro Coppola, Catania
- L’acqua che hai ingoiato – Live Germi, Milano
- Le mani di Rodolfo – Live Auditorium 900, Napoli
- Gabrié – Live Teatro Biadi D’Antona, Castel Maggiore
- Come Tutti – Live Yeah Yasi, Brindisi
- Giusti – Nassau, Bologna
- 31 Lune (Marta sui Tubi cover) – Live Darsena, Castiglione del Lago
Voto: 6,5