Tracklist:
01. Be mercury
02. Run ‘n’ shout
03. Multicolor
04. Mean what I say
05. It takes two to tango
06. Flowers from the top
07. Monkee makers
08. Disharmony in love
09. Confused lady
10. Smile is a sign
Con la voce molto simile per tono e impostazione a quella di Daniele Groff (cantautore italiano che a fine anni ’90 ebbe un discreto successo rifacendosi agli Oasis) e gli arrangiamenti che ricordano i Pulp e i Kula Shaker, i The Borderlines sfornano pezzi che altalenano tra i più veloci "Be Mercury" e "Multicolor" (scelto come primo singolo) e i più lenti/romantici "Smile is a sign" e "Mean what I say", tenendo sempre e comunque alto il ritmo e più in generale fornendo un’esperienza di ascolto sempre molto piacevole.
Tuttavia, oltre a questi, trovano posto nell’album anche pezzi di stampo diverso come "Monkee makers" (seguito da "Disharmony in love", la sua coda strumentale di stampo vagamente noise/psichedelico), il brano migliore del disco che ricorda gli Arctic Monkeys nel suono della chitarra e nell’organizzazione di voce e cori o "It takes to to tango" che, pur non distinguendosi dagli altri elementi del disco, è sicuramente apprezzabile per il testo divertente e ben strutturato.
Come album d’esordio è sicuramente molto interessante e lascia ben sperare per il prosieguo della carriera, sperando che, a differenza delle loro fonti d’ispirazione, i The Borderlines non si fossilizzino su un solo stile senza provare ad evolversi.
Recensore: Pucc