Il nuovo album della band livornese The Beatersband è ormai fuori da qualche settimane, con ben otto tracce, di cui cinque in lingua inglese e tre in italiano. Il sapore punk-rock è possibile percepirlo sin dalle note del primo brano “Will you still love me tomorrow” che, con il cantato in femminile, riesce a mantenere un equilibrio perfetto tra il “pettinato” e un sound più punk.
Questo, è lo stile che sarà presente in tutto l’album. In particolar modo, il terzo brano “Don’t Worry Baby” che è una rivisitazione dei Beach Boys, del 1964, trasmette il clima degli anni passati, riletti in chiave moderna, ma, nonostante ciò, è ancora possibile sentire il profumo della gelatina che veniva messa sui capelli negli anni sessanta.
Con questo album, i The Beatersband, ci permettono di evocare gli anni 50 e 60, ma si sono formati solo nel settembre 2018. I membri della band sono: Donatella Guida alla voce e chitarra, Leonardo Serrini per il Basso e Francesco Tucci per la batteria, e con il giusto connubio di strumenti e semplicità sono riusciti a evocare questi anni mai passati veramente, ma in chiave più spensierata, ad esempio con “Hang on Sloopy” di Macoys.
Con il “VOL 2”, i Beatersband hanno voluto continuare il lavoro iniziato con “VOL 1”, con una rivisitazione del passato molto energica e rivitalizzante. La vitalità è possibile percepirla, in particolare, dal quarto brano dell’album “Datemi un martello” che riprende i testi di Rita Pavone, ma introduce un’energia da non sottovalutare. La voce di Donatella, infatti, si sposa perfettamente con questo brano, in maniera sperimentale.
Con “Pugni chiusi” ci spostiamo addirittura a velocizzare il ritmo e renderlo più autentico, in un certo senso, più “da garage” rispetto alle versioni originali a cui siamo abituati, andando a creare in questo modo un vero e proprio stile nuovo, con canzoni di breve lunghezza ma allo stesso tempo “fulminanti” ed energetiche.
Il repertorio a cui hanno fatto riferimento è molto ampio, ed è presente anche Francoise Hardy con il brano “Quelli della mia età”, con una versione maggiormente ruvida rispetto all’originale.
Per terminare l’album, non poteva mancare una nota di malinconia con “Maybe”, a concludere il viaggio tra chitarre distorte e le feste a tema degli anni in pieno stile Ramones.
Tracklist:
- Will you still love me tomorrow
- Calendar Girl
- Don’t worry baby
- Datemi un Martello
- Pugni chiusi
- Quelli della mia eta
- Hang on Sloopy
- Maybe
A cura di: Alina Gasperini