V**GRA BOYS, si avvicina l’unica data estiva italiana della band post punk –  “Danze della sfiga”, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele – Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere –  È uscito “Thruppi”, il progetto di Giovanni Truppi e Thru Collected –  The Psychedelic Furs, una data in Italia –  A settembre la proiezione di “Daniele Baldelli: A Cosmic Life” per INVINCIBLE FEST –  La Prima Estate: il programma completo –  Wepro presenta il nuovo singolo: TU MI FAI WAO –  Torna il Festival ABBABULA giunto alla sua 27a edizione –  V**GRA BOYS, si avvicina l’unica data estiva italiana della band post punk –  “Danze della sfiga”, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele – Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere –  È uscito “Thruppi”, il progetto di Giovanni Truppi e Thru Collected –  The Psychedelic Furs, una data in Italia –  A settembre la proiezione di “Daniele Baldelli: A Cosmic Life” per INVINCIBLE FEST –  La Prima Estate: il programma completo –  Wepro presenta il nuovo singolo: TU MI FAI WAO –  Torna il Festival ABBABULA giunto alla sua 27a edizione –  
Ondalternativa

Latte+ – No more than three chords

Tracklist:

01. No more than three chords
02. Johnny ramone
03. So long mother*****er
04. I wanna be like steve mcqueen
05. She’s gone today
06. Rise up
07. It’s ok for us
08. Anyway i wanna be with you
09. Something about you
10. It’s been a long time
11. Teenage schizoid
12. Armanda
13. Your time is over
14. Striped girl
15. We are disturbed

Siamo al sesto disco per i Latte+, storica realtà nostrana. Tappa di passaggio in ramonesiano inglese, cosa che mi ha abbastanza stupito all’apertura dei file da ascoltare, dando io a monte per presupposta la loro storica attitudine punk in italiano.

E’ stato uno stupore gradito, la proposta è quello di un godibile tre accordi 1 2 3 4 interpretato come si deve, compatto e scorrevole. Penso sia tralasciabile scrivere giudizi sulla scelta di esprimersi così in questo capitolo della loro discografia, perché penso sia riconducibile a una onesta e pura voglia di farlo e basta. E se lo fai perché ti piace e ti va, è bello a prescindere. Infatti il divertimento è percepibile, elemento essenziale che rende riuscito il disco.

Insomma, in questi casi serve che le melodie rimangano impresse, e questo succede. Un consiglio? Il punk è bello perché non è vario, se ti piace lo ascolti all’infinito. A me piace, e un album così me lo sento alla grande mentre faccio qualcosa, mentre guido e poi un altro ancora. Funziona così. Bravi. Pollice su.


Recensore: ale picca

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