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Intervista a Andrea Cassetta

Romano, da una delle zone più disastrate della capitale (Tor Bella Monaca), è l’antitesi del coatto di borgata. Emozionale, sensibile, come era Kurt Cobain (a cui è evidente che si ispiri, soprattutto nei brani rock), reinventa la lezione grunge secondo le sue regole. Regole di un artista visionario (lo dimostra anche il suo progetto parallelo, Dove i pesci affogano, in cui ha dato vita a cortometraggi usciti in parallelo ai dischi), di una persona che si racconta, si mette a nudo, e ci regala brani come Fuliggine (accompagnato anche da un semplicissimo e toccante video di cui è co regista), che graffiano la superficie, “sollevano” l’anima. Il tutto con un attitudine per la melodia che lo fa essere pop quanto basta per essere accattivante non solo al popolo indie. Piero Pelù lo adora…

 

1) Ciao!! Presentati. Da dove vieni, chi sei?

Ciao, mi chiamo ANDREA CASSETTA, sono un cantautore polistrumentista nato a Roma sotto il segno dei PESCI. In breve le cose più importanti: ho all’attivo 2 album autoprodotti, la colonna sonora del film FATE COME NOI di Francesco Apolloni (uscito in tutti i cinema italiani nel 2004), diversi brani in varie compilation di musica emergente tra cui: FREE TO BE DOWNLOADED e ZIMBALAM COMPILATION 2011.

Parallelamente porto avanti, con lo pseudonimo DOVE I PESCI AFFOGANO, un progetto che unisce musica e cinema nel quale dò sfogo alla mia parte più intimista rappresentando, attraverso dei cortometraggi e degli EP omonimi, le mie paure, le mie insicurezze e i miei desideri in chiave onirica. Grazie a DOVE I PESCI AFFOGANO ho avuto il piacere di conoscere PIERO PELU’ (artista e soprattutto persona fantastica) che ha apprezzato i miei lavori condividendoli sulla propria pagina facebook ufficiale. Con il brano NAUFRAGHI DEL DELIRIO ho vinto il premio compilation di ROCK TARGATO ITALIA nel quale è presente anche OMAR PEDRINI, ZIBBA ed altri artisti emergenti e non.

Ho creato 2 progetti separati e con nomi diversi per assecondare una sorta di “bipolarismo artistico” che mi spinge a scrivere cose totalmente opposte spesso creandomi un rapporto conflittuale con i miei precedenti lavori. Sono alla continua ricerca dell’album perfetto che presumo non arriverà mai perché la perfezione non esiste!

2) Quale è l’artista che maggiormente ti ha ispirato? Sapresti consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritieni veramente degno di nota? Perché?

Ce ne sono tanti, quelli più importanti sono sicuramente: KURT COBAIN, JIM MORRISON, JEFF BUCKLEY e MICHEAL STYPE. Ascolto tantissima musica ma negli ultimi anni non ho scoperto cose che mi hanno colpito particolarmente per cui alla fine torno sempre ai classici della musica. Ad ogni modo in questo periodo sto riascoltando molto i VERDENA, in particolare REQUIEM, lo trovo molto interessante. Ho sempre pensato che i VERDENA siano una delle migliori rock band italiane, mi piacciono le atmosfere e il mondo in cui ti conducono

3) Parlaci un pochino del tuo ultimo lavoro. Come è nato?

Il mio ultimo lavoro si intitola “MELODIE IMPOLVERATE” è un album che raccoglie brani che erano rimasti chiusi in un cassetto e pezzi più recenti. Il filo conduttore dell’album è il tempo che passa e i cambiamenti che ne conseguono. Il disco ha un sound molto vario così come varie sono le emozioni che si provano nel corso della nostra vita. In questo lavoro ci sono momenti leggeri come “La prossima estate”, “Lifetime” o “Zoe” (brano dedicato a mia figlia nata da pochi mesi) in cui il tempo del brano è scandito dal battito cardiaco di Zoe registrato durante un’ecografia in gravidanza, ma non mancano brani che trattano tematiche sociali quali il precariato ”Vite a tempo determinato”, la transfobia “Daphne” e l’intolleranza verso culture diverse “Bataclan night “. Melodie Impolverate è stato prodotto, arrangiato e suonato interamente da me, mi piace definirmi un artigiano della musica, mentre per quanto riguarda il mastering mi sono affidato a CLAUDIO GIUSSANI presso l’Energy Mastering di Milano.

4) Quale è l’artista più sopravvalutato e quello più sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perché?

Non saprei, ci sono artisti che apprezzo e altri che apprezzo meno, forse alcuni di quelli che apprezzo meriterebbero più attenzione dai media, ma lì subentrano dinamiche che non mi riguardano, basterebbe un po’ più di curiosità da parte del pubblico per andare a scegliersi sul web ciò che può piacergli anziché farsi condizionare dei media.

5) Progetti per il futuro?

Al momento sto preparando dei live promozionali di MELODIE IMPOLVERATE e poi inizierò a registrare l’ultimo capitolo della trilogia DOVE I PESCI AFFOGANO e il cortometraggio annesso.

Vi ringrazio per lo spazio.

Restate a galla!

 

 

Autore:

Tatiana Granata