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Ondalternativa

Hey Elbow – Every Other

Gli Hey Elbow sono una band svedese che si è formata nel 2013, hanno da poco presentato il loro primo album, “Every Other”. Il loro genere musicale è un pop di tipo elettronico basato sull’improvvisazione e sulla libertà. Il disco si compone di 11 tracce, intro compresa.

Vengono definiti pop, ma la loro produzione non è di tipo commerciale o di facile ascolto, i brani non sono orecchiabili e non rimangono in mente facilmente, è musica complessa e studiata, non c’è nulla di immediato o scontato in questo album, molto particolari anche gli arrangiamenti utilizzati da questi ragazzi.
Nel complesso l’album risulta abbastanza monotono, le canzoni non hanno caratteristiche che le rendano diverse le une dalle altre, risulta difficile ascoltare l’intero album perché non si avverte lo stacco tra i brani. Forse solo due canzoni si differenziano leggermente, Blanca e la parte iniziale di Matilde con delle belle voci e un vago sapore orientale, ma il resto purtroppo non spicca, di 11 pezzi nessuno sembra poter fare da traino agli altri. Sicuramente una composizione e una produzione molto equilibrata, ma talmente equilibrata da togliere vivacità, manca il guizzo, quel pezzo che ti incatena e ti convince ad ascoltare tutto.
Gli Hey Elbow sono stati nominati band live del 2014 in Svezia, probabilmente il loro impatto dal vivo riesce a dare più colore a questo disco, sentito tutto di fila perde incisività per via della monotonia dei pezzi. Questo non vuol dire che siamo di fronte ad un brutto album, anzi, il talento e le idee ci sono, ma forse devono impostare meglio la produzione nel suo complesso, le singole canzoni possono avere un loro perché, ma inserite in unico album regalano pesantezza e noia all’ascolto.

In alcuni pezzi si avverte un’anima più rockeggiante, ma sono piccoli sussulti di colore smorzati dalla poca forza delle canzoni. Rispetto a tante band d’esordio gli Hey Elbow hanno sicuramente avuto un approccio più studiato e curato, ma può essere che una cura eccessiva abbia fatto venir meno il coraggio compositivo.
Promossi per la produzione, li rimandiamo per il risultato poco convincente del complesso. Alla seconda prova dovranno dimostrare di avere più grinta e capacità di osare.

01. Intro
02. Martin
03. Rael
04. Blanca (si distingue un minimo)
05. Matilde (belle voci all’inizio, intro vagamente orientale)
06. Naksno
07. Ruth
08. Saga
09. Alice
10. Finn
11. Outro

Recensione a cura di: Valentina Ferrari

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