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Tracklist:
01. Last Breath
02. Again
03. Black bells
04. Mindead
05. Your world
06. Emily
07. Blood Faith
08. Hell
L’intento della band è quello di catapultare l’ascoltatore in un inferno di battaglie, violenza e morte, ed a tratti ci riesce piuttosto bene: il lavoro apre cattivo da subito, con “Last Breath”, le cui sonorità richiamano fortemente il thrash metal ottantino ed un ritmo battende sin dalle prime note. “Again” è contraddistinta da chitarre più rabbiose rispetto alla canzone precendete, e si fa ben ascoltare il basso, che sorregge tutta la parte musicale in modo davvero notevole; anche nei brani che seguono i ritmi veloci e possenti la fanno da padrone, lasciando un’impressione di violenta prigionia, esprimendo al meglio ‘immagine di copertina.
Decisamente interessante “Emily”: siamo ormai nel bel mezzo di una guerra combattuta a suon di corde mitragliatrci, e batterie esplosive, in uno stile che ricorda i The Slayer, ma ha che comunque un sapore personale, espresso in modo davvero coinvolgente in questo sesto pezzo, che fa senitre davvero sotto attacco.
“Hell” chiude l’album e lascia in bocca un sapore amaro, senza speranze. Però gli Hellgeist di speranze fanno bene a nutrirne perchè, benchè ci sia ancora strada da fare, questo è un disco che ha il suo da dire e da dare: c’è tecnica, c’è metodo, c’è scuola, c’è conoscenza dei “calssici” e modernità: mettetici ancora più passione e più rabbia ragazzi, e siete a cavallo.
Recensore: Gogo Wild