I fab four di Casciana Terme suonerebbe un po’ strano e al quanto maccheronico, ma questo giovanissimo quartetto, denominato “I Fiori di Hiroshima”, potrebbe anche sbocciare e sorprendere in futuro (se solo ci mettessero’ un po’ più del loro).
Il lavoro firmato Phonarchia Dischi e intitolato Nabuk, è un insieme di determinazione e grinta, ma sulle orme di personaggi già noti sulla scena musicale rock all’italiana.
Cinque tracce che spaziano dal blues allo psichedelico made in UK, per poi ricadere nel rock di stampo comune (azzardata, ma non male, la cover di Datemi un Martello, di Rita Pavone) con qualche venatura electro che ricorda gli anni dei figli dei fiori. Cupa musicalità, dal sapore dolce amaro, che abbraccia un’idea cinica di ciò che la mente umana può concepire.
Prima o poi e’ sicuro che arriverà’ quella ventata di aria fresca che farà germogliare anche i Fiori di Hiroshima, attendiamo con impazienza…
Tracklist:
- Nociva
2. Kovo
3. Datemi Un Martello
4. Scan
5. Nabuk
Recensione a cura di: Tatiana Granata
Riferimenti: Profilo Facebook