V**GRA BOYS, si avvicina l’unica data estiva italiana della band post punk –  “Danze della sfiga”, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele – Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere –  È uscito “Thruppi”, il progetto di Giovanni Truppi e Thru Collected –  The Psychedelic Furs, una data in Italia –  A settembre la proiezione di “Daniele Baldelli: A Cosmic Life” per INVINCIBLE FEST –  La Prima Estate: il programma completo –  Wepro presenta il nuovo singolo: TU MI FAI WAO –  Torna il Festival ABBABULA giunto alla sua 27a edizione –  V**GRA BOYS, si avvicina l’unica data estiva italiana della band post punk –  “Danze della sfiga”, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele – Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere –  È uscito “Thruppi”, il progetto di Giovanni Truppi e Thru Collected –  The Psychedelic Furs, una data in Italia –  A settembre la proiezione di “Daniele Baldelli: A Cosmic Life” per INVINCIBLE FEST –  La Prima Estate: il programma completo –  Wepro presenta il nuovo singolo: TU MI FAI WAO –  Torna il Festival ABBABULA giunto alla sua 27a edizione –  
Ondalternativa

Emiliano Mazzoni – Cosa ti sciupa

Tracklist:
01. Canzone di bellezza
02. Ma perché te ne vai
03. Diva
04. Un’altra fuga
05. Ciao tenerezza
06. Hey Boy
07. Ragazza aria
08. Non lasciarmi qui
09. Nell’aria c’è un forte odore tornerà la felicità
10. Non rivedrò più nessuno
Emiliano Mazzoni, cantautore al suo secondo lavoro dopo “Cosa ti sciupa”.
Dall’album “Cosa ti sciupa” emerge tra un brano e l’altro una ricerca spasmodica e tormentata della bellezza. Qualcosa di vicino ed inafferrabile, ma in alcuni casi lontano e presente ma troppo omologato alla massa per cui imperfetto e mai abbastanza per comare la malinconia interiore.
L’ascoltatore in 42 minuti si trova a navigare verso una destinazione dove il percorso, fatto di salite e discese, presenta attesa, speranza e impazienza per qualcosa di nuovo e bello ma con la consapevolezza che forse non accadrà mai. Influenze rock e francesi fanno da cornice all’elemento di spicco dato dalle sonorità del piano, compagno fedele, che non abbandona mai Mazzoni.
Un album che al primo ascolto ti cattura, soprattutto grazie al brano di apertura “Canzone di bellezza”.
Intenso, crea disincanto e una “nebbia” di tristezza non si dissipa mai del tutto.

Recensore: Valentina Manzini

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