Dopo un’assenza di circa 8 anni dal precedente “Dose minima letale”, i Distorsonic pubblicano il loro terzo album intitolato “Twisted Playgrounds”. Nove tracce fluide e sofisticate, quasi tutte strumentali, nelle quali predominano suoni minuziosamente ricercati e psichedelici. Tra luci e ombre, il progetto artistico del duo formato da Maurizio Iorio al basso e Stefano Falcone alla batteria, guarda alla sperimentazione sonora e a un futuro distopico, nel quale il disordine delle cose rispecchia la negatività del mondo che ci circonda. La loro sperimentazione è però geniale.
Il duo è in perfetta simbiosi, crea e distrugge imponenti illusioni sonore e note di altre dimensioni. L’opening e breve intro “Space Underdogs” apre le porte dell’universo targato Distorsonic per proseguire con “Subterranea” in un crescendo di suoni ruvidi e psichedelici. Proseguendo con l’ascolto meritano attenzione l’ipnotico post rock di “Heavy Satori” e “Caronte”, il pezzo che racchiude l’essenza di questo disco, caratterizzato da autentica frenesia musicale. Un quadro astratto degno di essere esposto al Louvre, nel quale colori caldi e freddi si mescolano come un gioco di colto revisionismo e delirio. Il segreto è leggere fra le righe. Non è un disco facile, ma bisogna saper ascoltare.
Tracklist:
1) Space Underdogs from hell
2) Subterranea
3) Messing Around With a baritone
4) Secchezza delle Fauci
5) Headhunting
6) Heavy Satori
7) Fisheye Speedfreak
8) Caronte
9) Tofranihil
A cura di: Marchiori Zana