Se siete amanti del two-step e vi piace scapocciare, “Zeitgeist” è l’album che fa per voi.
Totalmente autoprodotto il primo full-length dei Baron Samedi possiede già una propria identità ben definita nel panorama HC beatdown.
Partendo da un corposo hardcore newyorkese miscelato perfettamente ad un beatdown in stile Billy The Kid, i mantovani si distinguono dalle altre produzioni della scena completando la loro prima fatica con sonorità aggresive e a tratti melodiche tendenti al metal-crossover.
Come apertura di “Zeitgeist” ritroviamo i tre pezzi dell’ EP di debutto “Shame on You” composti con un’ intenzione più vecchia scuola, ma già in linea con il resto del disco.
La svolta metal è lampante in “Carry Us On”, strutturata e sviluppata su un riff principale incessante ed insinuoso, difficile a levarsi dalla testa.
Gran finale con la bonus track “Interlude”, un’ inaspettata chicca in italiano con linee più melodiche punkeggianti mantenendo comunque lo stile d’ origine.
Nel complesso un bel lavoro, fluido nell’ ascolto e sicuramente maturo per essere il primo.
Ascolto caldamente consigliato a tutti gli amanti del genere, in attesa di vedere questa band dal vivo per moshare sotto il palco tutti insieme.
01. Intro
02. One More Step
03. Rise Up
04. De la Shithead
05. Shame on You
06. Skit
07. Far Away
08. D.W.B.H.
09. Carry Us On
10. Interlude
Recensione a cura di: Maya V Rougette