Molise. Terra principessa di sfottò virtuali, spesso dimenticata, spesso anonima, spesso inesistente, terra di passaggio con quasi assenti ricordi annessi. Insomma, praticamente l’indifferenza fatta regione.
Ma poi arriva una serie di artisti, una convincente nicchia piena di desiderio di uscire dai confini, distinguersi con la speranza e la voglia di affermarsi.
Tra questi troviamo gli Ottovolante da Petacciato, provincia di Campobasso, band musicalmente variegata quanto violentemente diretta.
“Re di Quadri in trip”, pubblicato per la Diavoletto Netlabel, è il loro secondo album dopo “La battaglia delle mille lepri” del 2012.
Testi attuali, tetri, satirici, poetici su un insieme di melodie tanto lunatiche quanto ragionate: la new wave dei Joy Division con lo shoegaze degli Slowdive, un’elettronica alla Fat Boy Slim con gli svarioni rock dei Sonic Youth, il tutto da sottofondo ad voce distaccata e penetrante, rassegnata e delicatamente violenta.
Un disco che rappresenta analogamente un vero e proprio viaggio su lunghissime e lentissime montagne russe, chiudete gli occhi, sdraiatevi, e lasciatevi andare su questo brillante ottovolante.
Mai scontato, studiato tutto perfettamente, forse non eccelsa produzione, ma dinanzi a queste parole e a questi suoni, mi viene un spontaneo quanto sentito “chissenefrega”.
Meraviglia.
Tracklist:
- R.i.p. Nichilismo
- Sul fronte di guerra
- Lettera per l’ispettore Bloch
- Quel gigantesco cerotto sulla porta
- Edimburgo 31/12
- Disagio del non oltre
- Storie di nessuno (me compreso)
- Geometria dell’incontro tra due cerchi (ø/)
Recensione a cura di: TheSydAnto
Riferimenti: Bandcamp