A 6 anni dal precedente “Welcome in disagio” e in occasione dei 20 anni di carriera, è uscito il 16 febbraio scorso il nuovo disco dei “Meganoidi”!
Di anni ne sono passati molti, non moltissimi, non esageriamo, ma qualcuno sì e questo disco è specchio di ciò che quei scanzonati mods genovesi che si scontravano con la municipale sono diventati oggi.
C’erano una volta sonorità ska e punk rock che facevano ballare e sudare orde di ragazzi sotto i palchi di mezza Italia. C’erano una volta gli ultimi sprazzi degli anni ’90 e c’era un’energia che decisamente oggi si fa fatica a ritrovare in questo nuovo album.
Sia chiaro, tutto cambia, ogni cosa muta. E’ il decorso naturale delle cose.
Qua e là il sapore retrò è presente e, certo, il suono di quella tromba non può non farci ritornare a quelle atmosfere di cui sopra e che faranno senza dubbio contenti almeno una parte dei fans della vecchia guardia.
Quello che non si ritrova è invece quell’ironia che li aveva contraddistinti e resi celebri.
Le persone cambiano, arrivano i figli, si comincia a far meno tardi la sera, le idee mutano (…e ben venga) e le band, anche quelle più goliardiche, maturano né più e né meno come tutti noi!
…Oddio, proprio tutti tutti magari no, ma in generale diciamo che di solito le cose vanno esattamente così!
In tutto questo i Meganoidi non fanno eccezione e questo disco grida a piena voce quanto siano cresciuti sia come persone che come musicisti.
La voglia di continuare a suonare c’è e si sente, ma credo che questa volta, a differenza di 20 anni fa, di sudore sotto al palco ne scorrerà molto meno.
Le nuove canzoni non hanno lo stesso piglio di una volta, il sound si è fatto più morbido e chi era fan allora sarà contento solo di alcune di queste nuove 10 tracce.
C’è da dire che dopo i primi ascolti, grinta e adrenalina emergono indubbiamente molto di più, ma nel complesso non so quanti di quelli che pogavano sotto al palco anni fa saranno contenti di un pezzo come “Accade di là”, traccia che apre il disco.
Troppo morbido e a mio avviso poco inciso.
D’altro canto ci sono anche pezzi come “Tutto è fuori controllo” e “Fra 20 anni” che hanno si una spinta maggiore, ma che non risultano pienamente credibili in questo nuovo capitolo della storia.
“Gocce” e “Delirio Experience” trasudano di anni ’90 e la successiva “Nana nanna”, forse il pezzo che più ho gradito dell’intero album, descrive meglio di ogni altra traccia quello che è oggi il sound dei Meganoidi.
“Bye bye presente” e “Non credere che sia finita qui” sono altri due pezzi decisamente energici mentre il finale va a concludersi con “Rimaniamo sempre qui”, una ballad che anche dopo ascolti successivi non è riuscita a convincermi del tutto.
In questo nuovo capitolo della storia temo che i Meganoidi non siano riusciti ad avere la meglio sul nostro mai dimenticato Daitarn 3!
Tracklist:
1. Accade di là
2. Tutto è fuori controllo
3. Respirare in orbita
4. Fra 20 anni
5. Gocce
6. Delirio Experience
7. Nana nanna
8. Bye bye presente
9. Non credere che sia finita qui
10. Rimaniamo sempre qui
A cura di: Simone Grazzi