Più che una nuova uscita, si tratta di un regalo che gli Editors hanno voluto fare ai loro fan.
I quattro volumi che compongono la raccolta dal titolo You Are Fading (usciti tutti separatamente e in ordine decrescente tra la fine di aprile e gli inizi di giugno) contengono infatti una selezione di rarità, b-sides, bonus tracks ed inediti che poi in realtà troppo inediti non sono. Nel 2011 la band aveva già rilasciato in tiratura super limitata un cofanetto, Unedited, che includeva tutti e tre gli album pubblicati fino a quel momento (in ordine cronologico The Back Room, An End Has A Start e In This Light And On This Evening) corredati dei 4 volumi di You Are Fading risalenti proprio al periodo in cui i tre album erano stati pubblicati (2005-2010).
Quella che presentano ora alle stampe, dunque, non è che una riedizione in formato digitale curata dall’attuale casa discografica della band, la PIAS (Unedited era stato di fatto l’ultimo lavoro pubblicato con la loro precedente etichetta Kitchenware, ndr).
Che dietro un’operazione del genere ci siano ragioni commerciali è abbastanza indubbio, ma è vero anche che in questo modo gli Editors completano la distribuzione digitale della loro discografia, rendendola accessibile anche a chi non aveva potuto accaparrarsi il cofanetto del 2011, anche se quasi la totalità dei pezzi era già stata resa disponibile sulle varie piattaforme e spesso suonata live durante i vari concerti.
Si tratta comunque di materiale di altissima qualità che non ha molto da invidiare alla produzione ufficiale degli album pubblicati in quegli anni e che, anche per un discorso di completezza, era necessario rendere fruibile al mercato discografico in una versione ultimata e compatta.
Il primo quinquennio di attività fu, a detta degli stessi Tom Smith &co, il periodo più prolifico della loro carriera e non stupisce ritrovare, scorrendo le tracklist di questi quattro volumi, quel loro sound che comunque rimase sempre caratteristico ma che all’epoca era particolarmente impregnato di sublimi echi new-wave, che tanto li avevano fatti accostare agli Interpol. Ben riconoscibili le chitarre di Chris Urbanowic, primo chitarrista degli Editors, che molto spesso si erano fatte notare per la rete di connessioni più o meno esplicite che intavolavano con la scena rock di ascendenza post-punk in auge in quegli anni, con particolari riferimenti agli U2 (che tanto avevano ispirato la band di Birmingham, soprattutto agli esordi).
Arpeggi cupi, dinoccolati su sezioni ritmiche solenni, per poi venire travolti da spirali sintetiche (meno marcate rispetto a quella che sarebbe stata la successiva svolta elettronica dopo il 2010) che conferiscono al loro sound quel mood cosparso di epicità dark che nel corso degli anni sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica (e che non hanno mai perso neanche quando, in modo molto naturale, hanno ceduto ai ritornelli catchy e agli alambicchi radio-friendly). Tutti e quattro i volumi mostrano un livello di intensità sempre sul ciglio del tracollo, in bilico tra fragilità ed oscurità, in una lotta tra luci ed ombre che viene condensata nella voce avvolgente ed inconfondibile di Smith.
You Are Fading ci si presenta dunque come uno sguardo all’interno del personale processo di costruzione identitaria nel sound di una delle band più interessanti e carismatiche del panorama Alt-rock/nu new-wave/post-punk che si è formato agli inizi degli anni. Grazie del regalo, vecchie volpi!
Volume 4
- Colours
- I Want A Forest
- Thousands Of Lovers
- Forest Fire
- Human
- No Sound But The Wind
- You Are Fading
- These Streets Are Still Home To Me
Volume 3
- This House Is Full Of Noise
- Camera
- From The Outside
- Bullets (single version)
- Time To Slow Down
- A Thousand Pieces
- I Buried The Devil
- Alone
- My Life As A Ghost
- The Picture
Volume 2
- Every Little Piece
- Open Up
- Some Kind Of Spark
- Release
- Banging Heads
- Come Share The View
- Dust In The Sunlight
Volume 1
- No Sound But The Wind
- Last Day
- Heads In Bags
- Find Yourself A Safe Place
- Let Your Good Heart Lead You Home
- An Eye For An Eye
- Disappear
- Crawl Down The Wall
- For The Money
A cura di: Francesca Mastracci