I Diana Spencer Grave Explosion diventano una realtà nel 2012 a Gioia del Colle (BA). Fra il 2013 e 2014 vantano un’intensa attività live arricchita da una maggiore presenza di trame elettroniche per arrivare a condividere il palco con Lili Refrain, Zippo e Karma to Burn nel 2015, al Desert Odyssey Fest.
0 è il loro ep d’esordio, autoprodotto e autodistribuito, con tre brani che hanno visto la luce il 4 marzo 2016.
Sorpresa, niente blues o almeno non nella forma canonica della struttura, nessun riferimento al garage o al punk, i D.G.S.E. producono una miscela magmatica di stoner psichedelico che emerge sin dalle prime note di Space Cake, opener di questo ep denso e pesante come materia stellare.
Ricordano i Loose in flirt con i Motorpsycho (primo periodo) le cui partiture vengono incise da sezioni melodiche, coordinate su cui il quintetto pugliese si muove con una certa classe e disinvoltura.
Tre chitarre in avanti intarsiate da profonde punture di elettronica di fine grana impreziosita da intelligenti soluzioni armoniche che non scadono nella routine o peggio nell’autocelebrazione. Sezioni psicotrope si alternano a feroci stacchi in distorsione feroce (Avalanche).
Long Death to the Horizon, ultima composizione di questo trittico, è quella più lunga, la summa di quanto appena detto e delle due precedenti. Una cavalcata che si dipana da metà in su emanando scorie progressive e passaggi in slow motion, dilatati e maledettamente psicotropi.
Sentiremo ancora parlare dei Diana Spencer Grave Explosion, sono giovani e forti, carichi della necessaria energia e forti di un piglio maturo rintracciabile per larga parte in questo felice esordio.
Tracklist:
- Space Cake
- Avalanche
- Long Death to the Horizon
Recensione a cura di: Giuseppe Celano
Riferimenti: Profilo Ufficiale Bandcamp