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Ondalternativa

Burden Is Burning – Make us live

Trackslit:

01. Smother my prayer
02. Life wounds
03. Make me drown
04. When sun falls
05. Brutal rem

A volte mi chiedo cosa porti una nuova band a cimentarsi in generi triti e ritriti. Purtroppo a tale domanda non si avrà mai risposta, pertanto la speranza rimane sempre la stessa: che almeno la proposta sia valida. Il caso dei giovanissimi Burden Is Burning è da annoverare nella sezione metalcore, ma non quello oltranzista vecchia scuola di inizio nuovo millennio ma bensì quello che da un paio d’anni a questa parte impazza in America attraverso band come Asking Alexandria e Memphis May Fire, qualcosa di moderno o se vogliamo proprio esagerare, trendy.

Ed eccoci quindi a “Make us live” un EP che ci presenta una formazione a quattro elementi dalle idee abbastanza chiare in merito al da farsi ma ancora acerba sotto alcuni aspetti, come giusto che sia visto che sono attivi da solo un anno. Partiamo dal sound, il punto forte dei Burden Is Burning: attraverso una produzione che oserei definire ottima – vista la potenza donata soprattutto alle chitarre – i Nostri sono riusciti a mettere in sesto un motore niente male che ha dalla sua elettronica, bel riffing di chitarra e una sezione ritmica martellante il cui unico neo è quello di amare spassionatamente i breakdown (forse un po’ troppo presenti all’interno del mini), dando vita propria a ogni singola canzone. Un pregio non da poco questo, sia ben chiaro.

Arriviamo quindi alla parte vocale e qui – duole dirlo – le cose si fanno più confuse: sarà la poca incisività delle parti melodiche o forse la troppa irruenza del growl ma ciò che viene fuori da questo “duello” vocale è qualcosa di difficilmente comprensibile, se non altro manca proprio d’impatto. Un neo significativo a mio avviso, che porta la band a muoversi su due binari completamente differenti: da una parte una struttura sonora solida e dall’altra molta confusione dal punto di vista vocale.
Che fare quindi?! Lavorare sodo, perché viste le premesse, le basi per fare bene ci sono tutte.

Recensore: Golem

Immagine che rappresenta l'autore: staff

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staff