Martin Cantero (voce e chitarra), Iacopo Panfi (chitarra), Domenico Perugini (basso), Thomas Tarquini (batteria), questa la line-up della band senese di Trequanda (…luogo incantevole!) degli Impatto Zero qui al loro primo seminale lavoro, “Mi Odio”. 5 tracce granitiche, angolari, metalliche, che si fanno spazio a suon di quelle sonore e “sane” gomitate sugli incisivi che lasciano il segno per diversi giorni.
…E nei live poi non venitemi a dire che non vi avevo avvertito! Fan avvisato…! (…ma i fan già lo sanno!)
Se questo disco fosse un’opera cinematografica, dietro la macchina da presa ci sarebbe Luc Besson, ma come attore protagonista questa volta non potrebbe esserci il solito monolitico Jean Reno. A queste velocità sonore non se la sentirebbe neanche lui!…Anche i grandi attori hanno dei limiti fisici (…e anagrafici!)! Se fosse un libro trasuderebbe di letteratura pulp anni ’90 e se fosse un viaggio si svolgerebbe a bordo di un pulmino 8 posti lanciato verso il nord Europa! La produzione, a cura di Andrea Marmorini (Woodworm) e Jacopo Gigliotti (Fast Animal and Slow Kids), è di quelle importanti e il risultato finale risulta minuzioso e perfettamente consapevole dell’obiettivo da raggiungere.
L’acceleratore è schiacciato a tavoletta su ogni canzone, il suono è diretto, immediato, catartico. Permettendomi di citare il celebre saggio sull’architettura moderna di Adolf Loss del 1908 mi verrebbe da dire: “Ornamento e delitto”! Nessun orpello arricchisce infatti melodie asciutte, essenziali che risultano però efficaci e capaci di arrivare allo scopo finale, percuotere e destare l’ascoltatore da ogni possibile torpore! I testi (…aspetto sul quale, ahimè, solitamente mi soffermo sempre troppo poco! Mea culpa mea culpa mea grandissima culpa! Lo ammetto e faccio ammenda!) denotano una profondità che forse al primo ascolto non la si coglie del tutto. I momenti migliori del disco a mio avviso vengono raggiunti su “Odio” e “Spettro”, davvero potenti, dove ogni elemento combacia con il proprio successivo e tutto diviene ancor più complementare. Esordio che sotto tutti i punti di vista lascia presagire promettenti sviluppi futuri.
Interessante anche l’artwork del cd curato da Agnese Novembri. Non modifica o condiziona il mio giudizio sull’album, ma visto che lo trovo molto efficace, mi faceva piacere evidenziarlo!
Tracklist:
1 – Salvami
2 – Odio
3 – Spettro
4 – Adesso no
5 – Tutto falso
Recensione a cura di: Simone Grazzi
Riferimenti: Profilo SoundCloud