Mossi dallo spirito dei tempi, questi quattro ragazzi romagnoli si presentano al mondo attraverso un lavoro lineare e semplice, senza troppi fronzoli. Tutto è velato da un approccio alla scrittura fra il serio ed il faceto, operazione che riesce decisamente bene, a differenza di tanta fuffa ora di gran moda in Italia; hanno il merito di riuscire ad inserire nei brani tastierine dal suono terrificante senza distruggere l’intero lavoro.
Un bel basso saturo ed un chitarra con i giusti suoni reggono le delicate e fragili strutture delle canzoni, rendendo il tutto molto meno caotico di quello che ci si possa aspettare, dopo i primi minuti di ascolto. Manca, a mio avviso, il brano da singolo, la canzone molesta che entra immediatamente nel cervello, commercialmente parlando (ops! Ho bestemmiato?). Non è certamente un EP che ha bisogno di chissà quali arrangiamenti, che di fatti sono ridotti al minimo. Scelta intelligente. Lo dico da assoluto ammiratore di paesaggi sonori complessi. Non è un disco pop, non essendo, il pop, un genere. E anche se lo fosse mi dicono sarebbe quantizzato, editato e masterizzato a -3Dbfs. Quindi siamo lontani. Se poi vogliamo dire che l’ispirazione viene da qualcosa che in passato ha venduto un sacco, divenendo “popolare”, posso dire di essere totalmente d’accordo.
“Novità” è decisamente convincente. Per una band esordiente. Sicuramente una spanna sopra agli ormai celebri e celebrati ** ***** ******* (non riesco a scrivere il nome). Sicuramente ancora immaturi. Sicuramente ancora sinceri. Sicuramente potevo pensare di inserire un immenso acrostico nel testo ma adesso la recensione è finta e io vado in pace.
01. C.B.
02. Parquet
03. Treno
04. Passerà
05. Cosa scegli
06. Voltarsi in e45
Recensione a cura di: Cesare Di Flaviano