Il Silenzio delle Vergini sono Armando Greco (chitarra) Cristina Tirella (basso). Hanno da poco pubblicato il loro secondo lavoro, “Su rami di diamante”, 5 brani inclusi una intro brevissima. L’Ep è stato registrato e mixato da Michele Guberti e Federico Viola presso l’Animal House Studio, prodotto da Massimiliano Lambertini e Michele Guberti, promosso e distribuito da (R)esisto.
Credo che andrò contro corrente nel parlare di questo lavoro, forse perché non è il mio genere o più semplicemente perché non sono riuscita a cogliere quello che hanno colto hanno colleghi di webzine.
Parlando del suono e del talento si può solo dare un giudizio ultra positivo, tutto molto ben fatto, prodotto delicato ed equilibrato, originale, complesso e ben studiato. I generi si mischiano perfettamente, impossibile dare una sola definizione di questo lavoro, tante correnti e tanti pensieri che creano un sound unico.
Poi penso al contenuto e il mio entusiasmo scema. Dove posso ascoltare questa musica? Come mi sento ascoltandola? Se penso ai soliti posti che frequento per vedere le band … loro non ce li vedo. Sembrano quasi un prodotto del FuoriSalone, questo può essere anche un complimento. Li vedo quasi come un’esposizione di design della musica, tipo club temporaneo, strano, architettura non capibile e particolare. Come sottofondo ai deliri di qualche artista visivo. Se li contestualizzo in questo modo riesco a dare un senso al loro lavoro, ma al di fuori non sento il potenziale.
Il mio è un giudizio estremamente positivo se li collego ad eventi temporanei e di design, mentre se li metto su un palco in una qualche ARCI non riesco ad apprezzare.
Sicuramente sono riusciti a distinguersi da chiunque e questo gioca a loro favore. Tanta originalità avrà anche riscontro nel pubblico? Io li ho ascoltati un paio di volte, ma non li metterai mai sul cellulare per poterli riascoltare a volontà, non perché siano noiosi, ma perché tendo a dargli un ambiente che non è il solito riservato alle band.
Comunque promossi perché in 5 pezzi lasciano il segno e si fanno ricordare. Problema mio che non riesco a tirarli fuori dall’immaginario in cui li ho inseriti.
Tracklist:
- Intro
- Londra
- Io e te sulla piramide
- Ammore
- Guerra
A cura di: Valentina Ferrari