Kaos + Esa AkA El Presidente + Murubuto & La Kattiveria
@CISIM, Ravenna 03/11/2012
Pochi convenevoli. Ben carburati dal variegatissimo set di dj Ciccio B salgono sul palco Murubuto e La Kattiveria; il primo improntato su un rap di stampo cantautoriale, punta sul Jesus Blues e ci fa apparire Gesù Cristo nelle vesti di camionista, e altre strane storie al grido “no frasi futili, no casi umili, no barbiturici”. Segue Esa che forse chiamerete El Presidente; classe ’73, uno dei rapper e beat maker di spicco nella radura italiana. Ex Otierre e Gente Guasta, richiama nei suoi progetti solisti cenni reggae, black music, dance hall e altro, ha collaborato col fratello di sangue Tormento, ma ha tutta una sua storia e ci tiene a precisare “chi dalla bocca caga pensa di essere un MC.. “ ringrazia la gente di provincia, chi si ritrova a far rap tra amici a metà settimana senza mire. Uno che è cresciuto con il “walk” in tasca, stile ruvido, strofe pulite, per dirla alla sua maniera azzeccata. E tra un pezzo e l’altro c’è spazio per lanciare il sasso di questo progetto inusuale che ha coinvolto nella scrittura più di mille MC tramite internet e il tubo, e al quale tiene particolarmente. Raccomanda almeno cinque orgasmi a settimana “per essere contenti e non presi male”.
Zero buttafuori, bodyguard e limousine, questa è la vita vera – e infatti arriva tardissimo ma si fionda a fare il suo.
Non si scherza.
Il momento per Kaos. Questo qui è uno che lo guardi e dici “mah, non ha le corna di Lucifero, nè questa gran parlantina, nè pare abbia una gran voglia di fare un cazzo”, lo ascolti in cuffia e pensi “mah, bei testi, ma fa saltare i nervi quel suo modo”. Rispetto per la sua storia, per quel Fastidio del lontanto-ma-non-troppo ’95 prodotto musicalmente da Neffa, per i successivi fra cui il masterpiece del genere Melma&Merda e per l’autonomia conquistata, gridata. E che gli vuoi dire? Non solo ha collaborato con i più interessanti e con pezzi diventati iper-classiconi come Cose Preziose ha segnato più di una generazione, ma stasera sale sul palco accompagnato da Dj Craim, che sa davvero il fatto suo. Le età spariscono, stiamo a metà tra i ragazzini e i quarantenni solo per pochi istanti, presto questa linea di pensiero perde significato. Mattonate sul muso per tutti, l’ ottimo impianto del locale spinto al massimo, le vene del collo tesissime (come diavolo faccia a reggere non è comprensibile, indice di una disciplina interiore ben celata, sicuramente..), energia grezza a picchi, carichissima. Dal vivo è spettacolare, non si tiene niente per sè, non ha bisogno di fare il pagliaccio, va di sfondamento e scende pure in mezzo al pubblico – strano davvero – ma in modo onesto.
Sono Lacrime Rosse, “è la metà ferita, è la metà tradita, a metà strada su una strada infinita, è la metà impazzita stretta fra le dita”.
Sudati Marci.
Live Report a cura di Tiziana Fresi
Foto a cura di Matteo Rossi
Grazie a CISIM