Il trio Castaways Roaming giunge al debutto discografico a quattro anni dalla sua nascita, un periodo medio-lungo se si pensa alla velocità con la quale la maggior parte delle band sforna album oggigiorno. Attesa ripagata verrebbe però da dire, specie dopo aver ascoltato “The Middle End”, disco che vede Andrea Maglia (Tre Allegri Ragazzi Morti, Manetti!) in veste di produttore. I sette brani qui presenti navigano nell’universo alternative rock, mostrandosi mentalmente aperti in fatto di contaminazione sonora e al tempo stesso dai tratti somatici ben evidenti. All’interno di ognuno trovano spazio indie-rock, alternative rock, garage, stoner e abbondanti dosi di grunge, genere che ha influenzato non poco i tre musicisti. Un disco “old school”?! Non proprio, in quanto i suoni e il modo di risaltare le efficacissime parti vocali risultano essere tremendamente attuali, segno tangibile di un gruppo attento alle nuove tendenze. In questo lavoro manca solo forse un tantino di coraggio in più, specie nelle soluzioni strumentali – spesso troppo inclini a emulare il nome noto di turno – ma tutto sommato è un difetto tipico degli esordienti, come loro in questo caso. Se volete conoscere un volto nuovo della scena rock made in Italy quello dei Castaways Roaming potrebbe essere sicuramente quello che fa per voi!
Tracklist
01 Beyond
02 Gemini Project
03 Inertia
04 Drown
05 Illusory Freedom
06 Slovenjan Memories
07 Langley
A cura di Golem