TRAFFIC LIVE CLUB (ROMA, 20/01/2018)
“Sarà una bomba”: questo ciò che mi ripetevano utilizzando più o meno le stesse parole tutti quelli che avevano visto i While She Sleeps live almeno una volta. Con questa aspettativa, dunque, sono andata a sentirli al Traffic Live Clud di Roma, quasi certa che non mi avrebbero delusa. E così è stato.
La band di Sheffield, diventata una delle punte massime del metalcore britannico ed internazionale, tocca per la prima volta la capitale per una delle due date italiane del tour “You Are We”. L’album, il terzo della discografia dei WSS, è stato quello della loro svolta, LA consacrazione definitiva tra gli estimatori del genere. E se è vero che “Silence Speaks”, il singolo che ha annunciato l’uscita dell’album, vedeva il featuring strategico “accalappia-ascoltatori” con Oli Skyes dei Bring Me The Horizon, è vero anche che il grande merito di questo disco risiede nella padronanza a realizzare pezzi strutturalmente pieni di sostanza e nell’approccio genuino che ne accompagna la resa. Si tratta di un lavoro corale, risultato della collaborazione con i loro fan che li hanno sostenuti in maniera cospicua nella campagna di crowdfounding in un momento in cui la loro carriera sembrava irrimediabilmente destinata alla fine. Ed è proprio ai loro fan che dedicano “You Are We”, per ricordarsi che chi sono ora è merito di chi ha permesso loro di (r)esistere. Questo è il tributo che gli regalano e trova espressione massima nella dimensione live.
Loro, rock star salutiste, si preparano a salire sul palco carichi con latte di soia ed esercizi ginnici fatti in una palestra improvvisata che allestiscono nel parcheggio. Sesso, droga e rock n roll si traducono in pochi piccoli gesti che servono a riconnetterli con loro stessi. Ma se il risultato è sempre così positivo, ben venga il latte di soia!
La serata è iniziata in accordo con una totale puntualità sia per loro che per il gruppo spalla che li ha preceduti, i giovani compatrioti Rolo Tomassi, pochi pezzi screamo super tirati e incazzosi, senza particolare clamore. Niente di troppo memorabile, giusto per dare il benvenuto. Il delirio vero inizia, però, alle 23 quando entrano in scena i WSS e iniziano di filata una scaletta che, giustamente, si apre proprio con “You Are We” e si snoda toccando i pezzi salienti della loro produzione come “Seven Hills”, “Brainwashed”, “Feel”, “Silence Speaks” e la conclusiva “Hurricane”. Il ritmo incalzante, senza pause o encore, li porta a infiammare il palco durante tutta l’ora o poco più in cui hanno suonato. Sudore e lividi, accendini in aria (per l’intro di “Four Walls”) ed emozioni genuine. Gli ingredienti di un live ben riuscito, in cui la protagonista è stata la musica e non un atteggiamento. Forse qualche pezzo in più non sarebbe dispiaciuto, ma ce li facciamo bastare, appagati dalla qualità.
Una band che resta legata alla propria umanità, questo è quanto emerge ascoltandoli o incontrandoli tra i corridoi del backstage. L’aggressività metal allo stato autentico è così, piena di soluzioni antitetiche, come lo sono i WSS e per noi è un piacere farne parte, anche solo per poco.
SETLIST:
You Are We
Civil Isolation
Seven Hills
Brainwashed
Death Toll
Empire of Silence
Feel
Trophies
Crows
Steal the Sun
This Is the Six
Four Walls
Silence Speaks
Hurricane
A cura di: Francesca Mastracci