Live report Ben Harper
10 Giorni Suonati
18/07/2012
@ Vigevano
Si torna a Vigevano per la seconda volta in un mese. Dopo gli Incubus ora tocca a Ben Harper che sale sul palco dei Dieci Giorni Suonati, kermesse di successo che sta proponendo situazioni live davvero degne; Incubus, Wolfmother, Garbage, Ben Harper, Lenny Kravitz, Paul Weller ecc…
Sono da poco passate le 22, il pubblico chiama a gran voce il cantante californiano che si farà attendere ancora per qualche minuto. Prima sul palco è salito IlCile, cantautore di Arezzo che racconta la generazione dei giovani del 2000. Un po’ amaro, anche se vero. Musicalmente piatto al contrario delle parole interessanti anche se ricche di stereotipi infelici e tristi situazioni.
Finalmente arriva Ben che infiamma letteralmente la folla confluita in massa nel parco del castello sforzesco di Vigevano. Parco che è quasi pieno, la risposta di pubblico è stata fortissima e inaspettata, considerando che non è l’unica data italiana del cantante/chitarrista.
Si parte con un pezzo dell’ultimo album (Give Till It’s Gone, 2011) per poi salire di gradimento con il singolone estivo del 2003, tutto surf e california, Diamond On The Inside, appunto.
Ancora un brano pescato dall’album del 2011 e poi si torna indietro al live registrato con i Rentless7, con “Numbers With No Name”.
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Il pubblico lo acclama, lo elogia e lo applaude smisuratamente. Un Dio in terra. Un Dio però infinitamente umano, che sa meravigliarsi e che ringrazia commosso il suo pubblico al termine di ogni singolo pezzo. Quasi a non credere che ci possa essere tanto affetto da un pubblico cosi lontano dalla sua terra. Infatti poi dirà:”The best crowd in the whole world”
Sono tutti li per lui. Gli Innocent Criminal (con Juan al basso) sono ormai un ricordo e i musicisti che affiancano ora Ben Harper sono dei perfetti robot che fanno quello che c’è da fare. Impeccabili, ma pur sempre robot.
Cosi succede che Ben regala al pubblico di Vigevano un 20 minuti intensi di solo con la sua slide guitar. Occhio di bue puntato su di lui, solo lui, seduto davanti a migliaia di persone che lo ascoltano, quasi inebetiti, storditi, affascinati. Sono 20 minuti di pura chitarra, tecnica, improvisazione.
Ovazione. Si torna a fare pezzi, di quelli struggenti, ricchi di sospiri e occhi all’orizzonte, o al cielo.
Sono le super ballate che improntano tutto il live su una tendenza triste, quasi malinconica.
Il clima è calmo, rilassato, pure troppo direi. Anche le zanzare assassine hanno smesso di tediarmi. Sarà forse l’effetto dell’intero spray repellente che mi sono rovesciato addosso?
Improvvisamente Ben saluta ed esce con tutta la band. Naturalmente era solo una pausa e il live riprende, fortunatamente più carico.
Dopo la bellissima “When She Believe” Harper mette tutto se stesso in “Better Way” per poi caricarsi ancora con “Glory And Consequence”, durante la quale intermezza a sorpresa un pezzo dei suoi amici Pearl Jam, “Jeremy”. Pelle d’oca e pubblico che ne vuole ancora!
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Va a chiudersi il concerto con la struggente “Amen Omen” e con un finale tutto dedicato al pubblico italiano, il migliore al mondo secondo Harper. E’ cosi infatti che chiude il live con “Better Than I Deserve”, pezzo che tra l’altro scrisse proprio in Italia, a Verona.
Si torna a casa dopo 1 ora e 45 minuti circa di concerto.
Chi ha gia visto Ben Harper con gli Innocent Criminal avrà notato le differenze. E non poche.
Personalmente non ho mai avuto il piacere di veder prima Ben, ma devo dire che è stato un concerto emozionante in ogni sua parte, anche se un po’ sottotono, ricco di silenzi, povero di momenti vivaci ma pur sempre gustoso.. Anche se mi son mancati molti pezzi che mi sarebbe piaciuto sentire, pezzi più carichi, più funkettoni, e pure qualche pezzo dai primi album..
La forza di Ben Harper stà nel saper fare musica a 360°. Dal funk, alle ballate, dal blues all’acoustic rock. Sa sempre affascinare e la sua voce ti si pianta in testa e non ti esce più.
Se mai tornerà in Italia con gli Innocent Criminal non me lo lascerò scappare. Speriamo.
Setlist
1) Don’t Give Up On Me Now
2) Diamonds On The Inside
3) Spilling Faith
4) Numbers With No Name
5) Solo strumentale chitarra
6) Another Lonely Day
7) Waiting On An Angel
8) Suzie Blue
9) Fly One Time
pausa
10) When She Believe
11) Better Way
12) Glory And Consequence feat Jeremy (Pearl Jam cover)
13) Amen Omen
14) Better Than I Deserve
live report e foto a cura di Siddharta Mancini
foto a cura di Siddharta Mancini
un ringraziamento a Francesco @ Barley Arts