INTERVISTA SKILLET
subito dopo il loro infuocato show. A voi il resoconto. Ciao John e benvenuto! E’ un piacere averti qui con noi e innanzitutto volevo farti i complimenti per lo show che avete appena tenuto: non era facile essere il gruppo di apertura straniero sotto questa canicola!
già statiqui con i Nickelback a Milano ma prima volta al Rock in Idro ed è stato pazzesco, divertentissimo ed è stato bellissimo vedere qualche persona che cantava le nostre canzoni; eravamo i primi, molti sono qui per gli iron Maiden e anche io li vedrò per la mia prima volta stasera, ma ringrazio tutti coloro che sono stati ad ascoltarci. Il vostro ultimo CD, "Rise", è dell’anno scorso. Soddisfatto a riguardo? Parlacene un po’. release che ci ha permesso di venire in Europa col primo tour, di suonare anche in Russia e per noi è decisamente una novità. Soddisfatto sì ma si può sempre migliorare e deve esserci sempre un traguardo successivo. Cosa possiamo migliorare? del tuo operato: ora sto scrivendo un nuovo album che spero verrà pubblicato l’anno prossimo. Per me la musica è quando un tuo fan ti dice "Ecco, questa musica qui è quello che sentivo io trasposto in note": ecco perchè amo il metal, perchè per me è sempre stato così e lo sarà sempre anche con due delle mie band preferite, che sono U2 e Metallica. A questo punto ti chiedo quando tornerete in Italia.
per un tour in piccoli club da headliners (primo tour qui da headliner). Mi piace vedere la gente che canta le nostre canzoni e spero si ripeterà sempre più spesso!
che indicava che era una fan degli Skillet e già vedere che hai un pazzo fan quando suoni è spettacolare!
grande chance per gruppi come gli Skillet. Nei piccoli club è bello perchè l’atmosfera è più intima e chi viene di sicuro conosce le canzoni. Essere fan è così: io so che stasera canterò "Run to the hills" e tutte le altre canzoni degli Iron Maiden perchè chi è fan lo resta sempre e ama un gruppo a prescindere. Per esempio i Motley Crue sono grandiosi in America e l’anno scorso abbiamo suonato con loro a un festival: cavoli, ero a lato palco come un bambino al primo giorno di scuola. La musica è questo e non voglio perdere questo feeling. Gruppi preferiti e che ti hanno influenzato? e nemmeno musica con la batteria, non potevo vestirmi di nero, non potevo suonare la chitarra e mia madre era una professoressa di piano quindi sono cresciuto suonando il pianoforte classico. Ecco perchè gli Skillet hanno gli archi e questa impostazione classicheggiante, ogni tanto! Da teenager, i Metallica hanno cambiato la mia vita! Così ancora oggi il mio songwriting è influenzato dalla musica classica ma anche dai Metallica, da Bon Jovi, dagli Scorpions, da tutti i gruppi di quel periodo "classic metal". Adoro ancora ascoltare gli ACDC ma anche i Linkin Park, 30 Seconds to Mars: penso che la linea di demarcazione fra "metal" e "alternative" sia abbastanza labile, in fin dei conti e penso di incorporare anche qualche influenza da questo genere.
tastierista) siamo venuti in viaggio di anniversario di nozze un paio di anni fa: abbiamo visitato Roma, Firenze, naturalmente Venezia. Il cibo, il vino, le cattedrali, … Tutto stupendo. Fra l’altro lei è mezza italiana quindi ha scelto di venire qui anche per quel motivo e io non potevo che esserne felice.
ha preso male le misure e diciamo che ci siamo trovati sopra uno di quei bus turistici aperti sopra, senza volerlo! Nessuno si è fatto male ma oltretutto si è sprigionato anche un piccolo incendio… Eravamo a Chicago, un aeroporto molto grande, quindi ti puoi immaginare tutta la gente a guardare e il dispiego di forze… Adesso fa ridere ma in quei momenti ti assicuro che è stato uno choc! John, grazie mille per la chiacchierata. di persona. Siete stati fantastici! Ciao!
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Intervista Skillet

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staff