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Intervista Enforcer


Mentre sul palco del Legend Club, stavano facendo il loro ingresso i Caronte, i fratelli Wikstrand, Olof(voce e chitarra) e Jonas (batteria) ci concedono una breve intervista dove ci illustrano meglio la loro ultima fatica discografica per poi scappare nei camerini a cambiarsi e a prepararsi per il concerto.


Ciao, siete eccitati per il concerto di questa sera?

O: Sì, siamo molto eccitati per il concerto di questa sera. L’ultima volta che abbiamo suonato a Milano è stato bellissimo e speriamo che stasera ci sia la stessa energia dell’altra volta!


Nella vostra musica c’è una forte influenza della musica anni’80. Come rispondereste ad eventuali critiche che vi accusano di essere anacronistici?

O: Le persone che dicono questo di sicuro non hanno le conoscenze necessarie per criticare la nostra musica. Non siamo una di quelle band che copiano dalle band degli anni’80, e non ci tentiamo neanche. Nella nostra musica ci sono anche tante influenze degli anni’90, ma nooi pensiamo solo a scrivere belle canzoni e a fare buoni concerti.

Il vostro look si ispira al glam metal degli anni’80. Quanto è importante come per voi il modo di vestire?

O: Non è così importante. Noi ci vestiamo per poi poter suonare la nostra musica. CI vestiamo come vogliamo, per me è importante sentirmi heavy metal!

Ora, parliamo della vostra ultima fatica discografica intitolata “Death by fire”. Siete soddisfatti del risultato?

O: Sì, siamo molto soddisfatti. E’ il migliore disco che abbiamo realizzato e credo che rispecchi totalmente ciò che sono gli Enforcer. Nessun altro avrebbe mai potuto comporlo.

“Death by fire” è un disco estremamente solido, compatto, senza nessun filler e dura meno di quaranta minuti come i vostri precedenti lavori. Si tratta di una scelta precisa?
O: Noi originariamente scriviamo un album per il formato vinile. Inoltre, non vogliamo annoiare l’ascoltatore con album troppo pregni di roba. Vogliamo scrivere buone canzoni e ciò che ci aggrada appieno lo inseriamo nel disco, è per quello che non ci sono filler.

“Death by fire” è il vostro primo disco sotto Nuclear Blast. Com’è lavorare con una casa discografica così famosa?

O: Ci troviamo davvero molto bene. Siamo con loro da pochi mesi ma non abbiamo mai avuto nessun problema.

“Mesmerized by fire” è il primo singolo estratto da “Death by fire”. Come mai avete scelto questa canzone come primo singolo?

J: L’abbiamo scelta perchè rappresenta al meglio questo nuovo album e ciò che sono gli Enforcer ora.

Avete in mente di estrarre altri singoli dopo “Mesmerized by fire”? Se sì, quali?

O: Tutti! Tutte le canzoni sono state scritte per poter diventare singolo e per essere suonate. Dipenderà dalla scelta del momento.

Si chiude così, in modo un po’ brusco, l’intervista agli Enforcer, che ci lasciano con quest’ultima risposta per scappare sul palco ad allietare i presenti della venue.


A cura di
Edoardo R. Fiumi

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