Blonde Redhead, in tour con quartetto d’archi
Sei concerti con Strings Ensemble, per ritrovare dal vivo, per la prima volta con un quartetto d’archi, “Misery Is A Butterfly”, uno dei dischi fondamentali della storia dell’art-rock/indie-rock degli ultimi 20 anni. Pubblicato nel 2004, “Misery Is A Butterfly” del trio newyorkese dal sangue italo-giapponese, rappresenta la quint’essenza del sound di quella che è una tra band più importanti, influenti e rispettate al mondo.
BLONDE REDHEAD “MISERY IS A BUTTERFLY” TOUR ITALIANO
17.07 | FIESOLE (FI) – TEATRO ROMANO
19.07 | PESCARA – SPAZIO AURUM
20.07 | MILANO – TEATRO CRT
22.07 | GARDONE RIVIERA (BS) – ANFITEATRO DEL VITTORIALE
23.07 | ROMA – CAVEA AUDITORIUM
25.07 | RIMINI – CORTE DEGLI AGOSTINIANI
Nel 2004, in piena esplosione del sound britannico che sposava il dancefloor con il pop-rock, una band americana particolare ed unica, pubblicava quello che può essere ritenuto il suo più importante ed influente disco. Un piccolo gioiello, di quelli che escono una volta ogni 10/15 anni. La band sono i Blonde Redhead ed il disco si intitola “Misery Is A Butterfly”. Fu un lavoro che segnò il passaggio della band dalla americana Touch & Go all’inglese 4AD, etichetta che pubblica Pixies, Cocteau Twins, This Mortal Coil, Dead Can Dance, Scott Walker, Bon Iver e tanti altri nomi illustri della scena indipendente ed alternativa.
Sebbene lo status di Kazu Makino e dei gemelli Amedeo e Simone Pace, grazie ad album fondamentali come “Melody Of Certain Damaged Lemons” (2000) e “La Mia Vita Violenta” (1995), li ponesse tra le band più amate e rispettate del panorama alternativo/indipendente – merito anche del legame con la scena punk/NoWave di Fugazi, Shellac, Unwound, DNA e Sonic Youth – con questo disco il trio raggiunge un pubblico decisamente più ampio, grazie anche ai tour in USA e Europa in apertura ad Interpol del 2006/2007. Il successivo album, “23” fu, soprattutto in USA, un grande successo.
“Misery Is A Butterfly”, con la sua copertina, un’immagine evocativa dell’artista/architetto /fotografo Carlo Mollino (1905-1973), è diventato istantaneamente un classico, uno dei pezzi più importanti della storia della musica art-rock/Indie-rock degli ultimi anni, conquistando la stampa di tutto il mondo. “Misery Is A Butterfly” è un concentrato di splendide canzoni e di emozioni che si rincorrono, melodie dolci, atmosfere rarefatte, distorsioni, originali ricordi sixties, omaggi a Battisti ed immancabili momenti evocativi “Gainsburghiani”. E’ l’essenza del suono Blonde Redhead che tanti emuli ha creato negli anni successivi. Minimalismo e magia raccolta in 11 brani la cui bellezza ha continuato negli anni a conquistare estimatori finendo per essere uno dei dischi più citati da diversi artisti di grande importanza a livello mondiale, come i canadesi Arcade Fire e i loro concittadini Interpol.
E sarà proprio questo gioiello, “Misery Is A Butterfly”, disco prodotto da Guy Picciotto dei Fugazi, il protagonista del tour estivo che porterà nuovamente i Blonde Redhead in Italia per sei concerti speciali ed unici. Per la prima volta il disco verrà eseguito in tutte le sue tracce ed il trio newyorkese sarà accompagnato sul paco da un quartetto d’archi. La seconda parte del live vedrà invece la band ripercorrere la sua ormai ultraventennale carriera, fino ad arrivare all’ultimo particolarissimo album di studio, “Barragan”, pubblicato nel 2014 da Kobalt.