Lo scorso 20 ottobre è uscito Wire, album di debutto degli A Momentary Lapse Of Happiness. La band post-rock fondata nel 2021, dopo due anni di concerti in giro per l’Italia e UK, ha deciso di registrare e il primo disco sulla lunga distanza.
Tutto il disco è pieno di ispirazioni concettuali e musicali che rimandano continuamente al genere di riferimento in cui si inserisce, già a partire dal titolo dell’album ( legato alla storia del critico musicale britannico Simon Reynolds che utilizzò per la prima volta il termine “post-rock” nella rivista musicale The Wire per l’appunto), fino alle composizioni che sono frutto di ricerche sonore e di un lavoro certosino sugli arrangiamenti e la post-produzione.
La band è composta da Fabrizio Ferazzoli alla batteria e glockenspiel, Filippo Ferazzoli alla chitarra, Alessandro Del Signore al basso elettrico e contrabbasso.
Le sonorità caratterizzanti di Wire sono la sinuosità e la dinamica che si intrecciano durante tutte le tracce, narrando in un flusso continuo le emozioni e le ispirazioni legate ai momenti vissuti.
Nell’album c’è anche un omaggio ad uno dei gruppi che ha maggiormente influenzato la nascita di questa band, The Cinematic Orchestra.
“Into the wild” invece è il singolo che musicalmente ben rappresenta il concetto di dinamicità e leggerezza, frutto di emozioni altalenanti e sensazioni passate.