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Tracklist:
01. Hollywood thriller
02. Skeletons
03. H.O.T.T. (Hands Off The Trigger)
04. Bulletproof
05. Confess
06. The all night satellite
07. Number one gun
08. My own summer (Feat. Weak And Betrayed)
Qualcuno mi spieghi perché una band come gli Undersmokingdoors non è ancora riuscita a esplodere a livello mediatico. Sinceramente non me lo spiego. Sono novellini? Direi proprio di no, sono in giro dal 2004. Non sono musicalmente appetibili? Beh, su questo punto si sa, l’arte è fatta di pareri personali, ma sinceramente sfido chiunque a trovare fuori luogo un disco come “The great inertia”.
Al suo interno non c’è nulla di fuori posto, nemmeno una virgola. Potremmo quasi parlare di otto potenziali hit da come è stato strutturato in maniera fantastica il disco. Il loro è un alternative rock moderno, fatto di emozioni, melodie di grande impatto e quell’anima crossover che spesso e volentieri viene allo scoperto. Non c’è nulla di fuori posto in questo disco, chiaro segnale di una band matura che sa benissimo cosa sta facendo e che proprio per questo motivo ce la sta mettendo tutta. “Skeletons”, “Bulletproof” e “Number one gun” sono brani che farebbero comodo a moltissime band Oltreoceano, arrembanti e al tempo stesso radiofoniche come poche, grazie a ritornelli immediati e strutture sonore massicce.
Papa Roach, Stone Sour, Mudvayne e Stone Temple Pilots sono nomi che potremmo facilmente citare nelle influenze, ma mai come in questo caso il consiglio è uno solo: prendete e ascoltate questo disco, merita assolutamente la vostra considerazione.
Bravi.
Recensore: Golem