Live Report Orage, Sono state una delle band emergenti a suonare al concerto del primo maggio. La prima band valdostana a raggiungere determinati traguardi nazionali come vincere la XIII edizione di Musicultura nel 2012 firmare per la major Sony. italiana della musica “vera”, fatta di sonorità acustiche e ballate tradizionali, all’oramai di moda musica sintetica fatta quasi tutta a computer. Ascoltare un loro concerto è un po’ come tornare indietro nel tempo: cornamuse, violini, ballate antiche e moderne, gli Orage sono riusciti a unire la musica popolare valdostana, con sonorità celtiche, al pop cantautorale italiano. Un crossover azzardato ma assolutamente vincente, visto che questi ragazzi aumentano esponenzialmente di anno in anno sempre più seguito. Nati nel 2006, Remy Boniface, noto musicista valdostani di musica tradizionale, inizia un progetto con il cantautore Alberto Visconti, che, come i “Sud Sound System”, unisca la musica tradizionale a quella moderna, facendo in Valle d’Aosta quel che la band sopracitata ha fatto in Salento. In seguito nel 2009 si uniscono al gruppo Vincent Boniface (fiati e cornamuse), Matteo Crestani (chitarra), Ricky Murray (percussioni), Stefano Trieste (basso), e elogiati, tanto che quest’ultimo li ha invitati anche ad aprire un loro concerto e ha suonare le sue canzoni. L’Orage sono una risposta moderna della musica popolare a tutti i gruppi innovativi e artisti che sperimentano suoni ricercati, a rappresentare il fatto che oggi come oggi se vuoi essere davvero innovativo e stupire il pubblico, tornare indietro è la cosa migliore, per andare avanti e per fare successo. A cura di Simone Nigrisoli
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