C’erano una volta i Deep Purple di Blackmore, Paice, Coverdale, Hughes e del compianto Lord. C’era una volta la band che con gli Zeppelin ha dato vita all’hard rock. Era un tempo in cui non era raro che musicisti di rara maestria suonassero insieme mettendo le loro capacità e i loro virtuosismi a disposizione del concetto più armonico di canzone.

Al momento della registrazione correva l’anno 1975 e i nostri, freschi della pubblicazione di Stormbringer, si trovavano a Graz col tour che sarebbe terminato con l’abbandono dello stesso Blackmore e la fine della formazione nota come "Mark.3".
Questo live mette insieme 8 brani suonati a ritmo indiavolato senza mai dare respiro al pubblico per 80 (sì, ottanta, una media di 10 a canzone) minuti di hard rock, spaziando tra i pezzi più popolari degli album pubblicati in quel periodo e magistrali interpretazioni di pezzi storici come l’immancabile "Smoke on the water" o "Space Trukin’".
Nel disco si distinguono, sicuramente, pezzi quali "Stormbringer" e "Lady Double Dealer", introdotte dal fortissimo accento inglese di Coverdale. Meritevole anche il pezzo di chiusura "Space Truckin’", stretto tra due lunghe session di improvvisazione strumentale.

Unica pecca, al minuto 9 del pezzo suddetto quando Blackmore e Lord giocano suonando le note iniziali di "Child in time" e provocando in me (e a giudicare dalla registrazione anche nel resto del pubblico presente all’epoca) un sussulto di speranza purtroppo deluso dal proseguio del pezzo e dal titolo della canzone riportato sullo schermo del mio pc che parla estremamente chiaro.