Narrare i tempi che vive. Questo è ciò che un artista siciliano sente secondo i Malarditi. Il disco poi è stato registrato quasi tutto live, come si fa per strada. Spinti da Daniele (Grasso, il produttore) a non cercare accordi, note, effetti speciali, ma ad ascoltare solo ciò che avevano dentro e seguirlo, fino in fondo. Possibilità, rivalsa, sacrificio, urgenza, indole, differenza, volendo giocare un po’, sono state queste le prime parole a venire in mente alla band per rappresentare questo lavoro. “Forse però avremmo potuto dire solo “Rock ‘n Roll” e avreste capito subito”.
Il posto che ami e che odi di piu della tua città e perché
Non veniamo tutti dalla stessa città, ma essendo la nostra provenienza riconducibile in sintesi alla zona costiera del palermitano, nutriamo tutti un amore profondo per il mare e la sua magia. Più che un posto vero e proprio, quello che odiamo, proprio perché costretti a spostarci di continuo per vederci, sono invece le strade, che in Sicilia cominciano a diventare davvero un incubo e di cui sembra non importare niente a nessuno.
Ci sono libri mode musiche posti che hanno influenzato il disco
Certo, Nick Drake, Bob Dylan, Led Zeppelin, Clash, Jack White, Queens of the stone age, poeti punk come John Cooper Clarke o Jim Carroll, il vecchio cantautorato italiano di De André, Piero Ciampi, Rino Gaetano o Ivan Graziani. Ma anche autori come Pessoa, Hesse e Moravia. Tutta roba di cui abbiamo abusato nell’ultimo periodo e che sicuramente in un modo o nell’altro ha influenzato questo nostro primo lavoro.
Definisci in poche righe il disco
Un po’ più in là è un disco essenziale, da ascoltare tutto d’un fiato, così com’è stato registrato. C’è folk, c’è pop e c’è punk, è pieno di energia, crudo, inclemente, introspettivo, potremmo tirar fuori mille altri aggettivi, forse però si fa prima ad ascoltarlo, sa descriversi meglio da solo.
Definisci il tuo guardaroba
Un armadio con decine di camicie a quadri adagiate liberamente una sopra l’altra e a volte anche una dentro l’altra, in modo da non abbassare mai troppo il livello di entropia che ci fa stare cosi bene. Jeans scuri, calzini e boxer scelti appositamente per la nostra pelle delicata e che ci consigliamo a vicenda, previa prova per garantirne la qualità.
Tua musica preferita per fare sesso?
I Malarditi sono illibati, potremmo quindi rispondere a questa domanda elencando tutto quello che ascoltiamo mentre NON facciamo sesso, ma la lista sarebbe troppo lunga e non arriveremmo a finire l’intervista.
Qual è la cosa più bella del suonare dal vivo?
Empatia, interazione. Vedere il ragazzo o la ragazza di cui non sai nulla, di fronte a te, saltare insieme a te e cantare le parole della tua canzone. Pensare che forse qualcosa arriva… e che ne vale proprio la pena.