I futuristi tropicali di New York City, Combo Chimbita, annunciano il nuovo album Ahomale, in uscita il 3 maggio su Anti-Records.
Con il suo fascino folcloristico, la psichedelia mistica e il punk enigmatico, Ahomale, il nuovo album dei Combo Chimbita in uscita il 3 maggio su Anti- Records, porta la sacra conoscenza dei nostri quattro antenati nel futuro. In concomitanza con l’annuncio dell’album, la band condivide due nuovi brani: il primo è la title track “ Ahomale”, che si ispira ad un termine Yoruba e che puoi ascoltare qui. “ Ahomale è il protagonista dell’album e possiede la capacità di trasmettere la sua saggezza ancestrale attraverso la musica”, spiega il chitarrista Niño Lento.
La seconda traccia è “ Brillo Más Que El Oro (La Bala Apuntándome)”, nonché il primo vero singolo estratto da questo nuovo lavoro, e viene accompagnata da un video che puoi guardare qui. “ Per noi è sempre stato molto importante lavorare con artisti di diversi ambiti”, racconta il bassista Prince of Queens sul video. “ Lavorare con la regista Beatriz Santiago Muñoz a Porto Rico è stato molto naturale e, sebbene non ci conoscessimo affatto, era come se la nostra arte fosse già in qualche modo collegata. Per noi è importante anche collaborare con artisti latino americani. Questo video introduce un nuovo capitolo della nostra saga, Ahomale, e segna un nuovo inizio nella nostra esplorazione artistica”.
Il secondo album in studio dei Combo Chimbita e il loro debutto su Anti- Records vedono il quartetto attingere dalla mitologia ancestrale e dalle intuizioni musicali per svelare la conoscenza di Ahomale, musa cosmica dell’album. La seduzione e il folclore dei Combo Chimbita prendono vita attraverso il contralto magnetico della cantante Carolina Oliveros, il suo storytelling illuminante e il ritmo deciso del suo guacharaca, il synth ipnotico e il groove delle linee di basso di Prince of Queens, il geniale pizzico delle corde della chitarra di Niño Lento e la potentissima batteria di Dilemastronauta.
“ Rivelazione! Ahomale altro non è che la luce, la verità che portiamo dentro di noi ma che si nasconde dietro le nostre paure”, dice Carolina. “ Siamo riusciti ad entrare in contatto con il nostro io più profondo per scrivere questo album, nonché nuovo capitolo della nostra saga. Siamo sempre felicissimi di lavorare con persone che comprendono la nostra visione del mondo e di poter diffondere l’arte latino americana!”
Grazie anche all’aiuto del produttore Daniel Schlett (The War on Drugs, Modest Mouse), l’alchimia sperimentale e il loro strano metal diventano gli elementi fondanti del disco. Carolina ulula e urla, ma sa anche cinguettare, e fa tutto con uno straziante coinvolgimento. Che sia rock, grezza e appassionata, o incantevole come uno sciamano durante una cerimonia spirituale, la sua voce è sempre una meraviglia dalle mille sfumature. “Brillo Más Que El Oro (La Bala Apuntándome)” vanta affascinanti synth vintage che sembrano farti viaggiare indietro nel tempo per portarti ai tropici, e il sound diventa più intenso sul bridge che si incontra con un suggestivo canto all’unisono: “ Y si digo que / Que ahora ya lo sé” (“ And if I say that I now know”).